L'IA può brevettare le sue invenzioni? Se ne discute seriamente

L'IA può brevettare le sue invenzioni? Se ne discute seriamente
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I progressi nel mondo dell'intelligenza artificiale si stanno facendo sempre più importanti. In questo contesto, iniziano a sollevarsi delle questioni che solamente fino a qualche anno fa risultavano impensabili per molti. Ad esempio, è in corso un dibattito in merito alla possibilità che l'IA brevetti le sue invenzioni.

In particolare, stando anche a quanto riportato da The Verge e Bloomberg, già nell'aprile del 2020 l'USPTO (US Patent and Trademark Office) aveva analizzato la questione, stabilendo alla fine che solamente le persone umane possono essere definite "individui" e dunque brevettare le proprie creazioni. Inoltre, giovedì 2 settembre 2021 un giudice ha deciso di seguire proprio questa direzione.

Infatti, il ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale Steven Thaler, che fa parte di un gruppo che si unisce sotto al nome The Artificial Inventor Project (mirato a sensibilizzare le persone sulle questioni legate all'IA), ha fatto causa agli Stati Uniti d'America per via del mancato riconoscimento di alcune invenzioni che sarebbero state effettuate dal suo sistema di intelligenza artificiale chiamato DABUS. Più precisamente, quest'ultimo avrebbe realizzato anche un nuovo contenitore per alimenti. Gli USA non hanno al momento consentito all'IA di Thaler di brevettare queste invenzioni, in quanto, per farla breve, "i sistemi di intelligenza artificiale non sono persone". Potete approfondire la questione tramite l'apposito documento pubblicato online.

Nonostante la decisione degli Stati Uniti d'America sembri essere netta per il momento, non tutti i Paesi del mondo la pensano così. Infatti, Thaler a quanto pare ha presentato cause anche in Australia e Sudafrica e in quei casi si è deciso di andare nella direzione opposta, concedendo il brevetto.

In ogni caso, probabilmente in futuro si tornerà a discutere di questa possibilità anche negli USA. Infatti, il giudice Leonie Brinkema ha affermato: "Potrebbe arrivare un momento in cui l'intelligenza artificiale raggiungerà un livello di complessità tale da poter soddisfare il concetto di inventore. Tuttavia, quel momento non è ancora arrivato e, se arriverà, spetterà al Congresso decidere se espandere o meno la portata della legge sui brevetti".

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