IBM è certa: con i chip a 2 nanometri gli smartphone si caricheranno ogni 4 giorni

IBM è certa: con i chip a 2 nanometri gli smartphone si caricheranno ogni 4 giorni
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Prosegue la sperimentazione sui chip prodotti con tecnologia a due nanometri da parte di IBM, la quale a maggio ha annunciato la produzione del primo batch al mondo. Il colosso statunitense ha fatto la storia a tutti gli effetti e continua a farla confermando possibilità sorprendenti soprattutto lato smartphone.

Nel corso della conferenza MEET2022 Smart Future il vicepresidente di IBM Xie Dong ha discusso del futuro della società, dall’obiettivo zero emissioni entro il 2030 raggiungibile grazie ai computer quantistici alle sfide che intende affrontare assieme a centri di ricerca e istituzioni in ambito economico, sanitario e ambientale. Si è parlato di cambi di approccio ai big data sfruttando l’intelligenza artificiale, o di analisi approfondite relative al risparmio energetico offerto da nuove tecnologie.

Una delle affermazioni più intriganti, tuttavia, riguarda qualcosa di particolarmente vicino a noi: gli smartphone. Tutti noi sappiamo bene come certi dispositivi non godano di un’autonomia così elevata con un utilizzo quotidiano, e come la batteria sia molto spesso il componente che si guasta per primo. Servono espedienti tecnici inediti per contribuire alla loro sostenibilità, garantendo un consumo inferiore e una maggiore longevità.

Ebbene, il primo passo cruciale secondo IBM avverrà proprio con i chip a 2 nanometri che, stando ai test attuali, renderanno possibile la ricarica dello smartphone una volta ogni quattro giorni anche sui dispositivi mobili più esigenti, o peggio ottimizzati. Sarà interessante, allora, osservare come procederanno le analisi della stessa IBM e i possibili risvolti con il contributo degli altri maggiori produttori globali.

Nel novembre 2021, invece, IBM ha presentato il processore quantistico Eagle a 127 qubit.