Sono stati identificati oltre 60 collegamenti genetici al disturbo bipolare

Sono stati identificati oltre 60 collegamenti genetici al disturbo bipolare
di

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Genetics, gli scienziati hanno identificato numerosi indicatori genetici precedentemente non identificati che aumentano il rischio di disturbo bipolare. Questo, secondo gli scienziati, è il più grande studio del suo genere mai fatto fino ad oggi.

Per lo studio sono state coinvolte oltre 400.000 persone, di cui circa 41.917 con disturbo bipolare, gli scienziati hanno confrontato le varianti nel DNA dei partecipanti, alla ricerca di marcatori genetici che potrebbero essere legati a questa condizione.

Per intenderci, il disturbo bipolare è un disturbo mentale ereditabile caratterizzato da forti sbalzi d'umore e che colpisce circa 45 milioni di persone in tutto il mondo. La condizione solitamente è permanente e, uno dei motivi per una migliore comprensione della malattia, è per via delle principali preoccupazioni per la salute pubblica.

Nel nuovo studio sono state identificate 64 regioni del genoma che contengono variazioni del DNA del rischio di aumento del disturbo, 33 dei quali sono nuove per la scienza. Tra i 64 loci genomici totali associati a un aumento del rischio, 17 sono stati precedentemente legati allo sviluppo della schizofrenia, mentre sette sono legati alla depressione.

Sebbene ci sia ancora molto da scoprire nei dati, la modellazione qui potrebbe suggerire che alcune varianti potrebbero aumentare il rischio di sviluppare diversi tipi di condizioni depressive. Fortunatamente, adesso, con questi dati a disposizione potremo avere le idee ancora più chiare su questo disturbo.