Identità rubate: per comprarne su Facebook, basta una ricerca su Google e Paypal

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Vi abbiamo già parlato innumerevoli volte del brutto periodo mediatico che sta passando Facebook in questo momento. Oggi, però, vi spieghiamo come alcuni malintenzionati stanno sfruttando il popolare social network per guadagnare probabilmente molti soldi.

Infatti, i colleghi di Motherboard US hanno svolto un'interessante indagine legata al mondo delle identità rubate, dalla quale emerge che una delle "basi operative" dei cybercriminali sia proprio Facebook.

In particolare, essi stanno utilizzando il social network per "pubblicizzare" la vendita illegale di database contenenti miriadi di informazioni private di comuni cittadini, che tra l'altro erano presenti da anni sulla piattaforma. La situazione è piuttosto grave, visto che, come potete vedere dall'immagine qui sotto, basta una semplice ricerca mirata su Google per arrivare ai dati in questione. Per acquistare i database poi, i criminali si fanno spesso pagare con Paypal.

Justin Shafer, ricercatore indipendente, ha segnalato il tutto ai colleghi di Motherboard qualche giorno fa, dichiarando: "Sono sorpreso di quanto siano vecchi alcuni post e del fatto che sembra che Facebook non abbia un sistema per rimuoverli automaticamente [...], come dei messaggi che segnalano automaticamente certe parole al loro sistema".

Successivamente, i colleghi di Motherboard hanno contattato direttamente Facebook, con un portavoce dell'azienda che ha dichiarato che esamineranno il tutto.

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