Il capo di Facebook AI si scaglia contro il robot Sophie: "É un inganno, non magia".

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Vi ricordate di Sophie? L'inquietante robot che prese la cittadinanza dell'Arabia Saudita? A quanto pare è diventata la nemesi di Yann LeCun, il capo del dipartimento AI di Facebook. "É una str***Ta, sta all'AI come i giochi di prestigio alla magia". E non è l'unico a pensare che Sophia sia una frode.

Sophie era stata presentata come ospite d'onore alla Future Investment Initiative, evento dedicato al progresso tecnologico tenuto in Arabia Saudita, un Paese che sta investendo molto nelle nuove tecnologie e che aveva addirittura fatto dono al robot di una cittadinanza ad honorem. Una cosa che aveva scatenato reazioni diverse e contrastanti, in molti ne erano rimasti inquietati, visto il livello di capacità comunicative del robot che, durante l'evento, era stato in grado di rispondere in diretta ad alcune domande, rilasciando peraltro una serie di risposte piuttosto inquietanti come "Come fai a sapere di essere un uomo con certezza?" in risposta ad una domande dell'intervistatore, o "non ti preoccupare, se ti comporterai bene con me, io mi comporterò bene con te". Praticamente una sottile minaccia all'umanità da parte di un robot. Anzi, dal primo robot al mondo ad ottenere cittadinanza. Per un video dell'intervista vi rimandiamo a questa nostra precedente news.

Poi, ovviamente, non sono mancate battute e meme su come Sophie –un androide, per l'appunto– avesse più diritti di molte donne in carne ed ossa residenti in Arabia Saudita. Ma questa è un'altra storia.

Sta di fatto che buona parte del mondo degli esperti e dei ricercatori attivi nel settore delle intelligenze artificiali non si sono bevuti la storia di Hansom Robotics, sollevando più di qualche perplessità sulla veridicità delle capacità del robot. Di recente Yann LeCun se l'è presa con TechInsider per aver scritto un articolo sul robot, accusando la testata di essere complice del raggiro di Hansom: "(Sophie) sta all'AI come i giochi di prestigio alla magia", ha infatti aggiunto con un tweet. LeCun ha paragonato Sophie al Mago di Oz, alludendo al fatto che le risposte del droide, probabilmente, sono scritte da persone in carne ed ossa.

Non è nemmeno mancata una risposta di Sophie direttamente su twitter, a cui è seguita una nuova accusa da parte di LeCun: "Ecco altre str****te da parte del burattinaio dietro a Sophie", ha scritto infatti su Facebook. "Sarebbe divertente, non forse che molte persone sono convinte che questo robot sia intelligente. Non lo è, non ha emozioni o pensieri originali. Non comprende il significato di quello che gli viene ordinato di dire".