Il CEO di Huawei al Corriere: "presto saremo meglio di Apple nel settore degli smartphone"

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Nella giornata di oggi il Corriere della Sera sulle proprie pagine ha pubblicato un'interessante intervista all'amministratore delegato di Huawei, Richard Yu, il quale ha fornito degli spunti interessanti sul mercato degli smartphone.

La prima domanda, ovviamente, ha riguardato le recenti dichiarazioni di FBI e CIA, che hanno invitato di fatto gli utenti a non acquistare smartphone Huawei per problemi relativi alla sicurezza e, soprattutto, per i presunti legami che la compagnia avrebbe col governo cinese.

Yu, ovviamente, ha smentito tali dichiarazioni, affermando che "i nostri prodotti superano i test più rigorosi su tutela e servizi della privacy", in quanto consci del fatto che godono di un'importante popolarità.

Proprio il Corriere ha ripreso una dichiarazione che lo stesso Yu rilasciò due anni fa al Corriere, in cui affermava che entro il 2018 Huawei avrebbe superato Apple. A riguardo, il CEO non ha alcun dubbio: "è possibile verso la fine di quest’ anno o forse l’anno prossimo. In molti Paesi siamo già al primo posto, come in Cina, o al secondo, come in Italia. Ma il mio vero obiettivo non sono le quote di mercato. Sono l’innovazione, la tecnologia, il design. La mia preoccupazione è come portare tutto questo ai consumatori, come aumentarne la soddisfazione e dare loro più valore. Ci concentreremo su modelli top di gamma e fascia media, non a piazzare più prodotti low cost. Cominciamo con il P20, il nostro nuovo smartphone portabandiera che presenteremo a Parigi il prossimo 27 marzo", di cui vi abbiamo a lungo parlato su queste pagine nelle scorse settimane e che è già trapelato più volte, svelando anche i prezzi dell'intera gamma.

Huawei punta anche sul 5G, e mira a lanciare già nel corso del 2019 il primo smartphone in grado di supportarlo. Il lancio del chipset 5G avverrà nel corso del terzo trimestre dell'anno in corso, con annessi test da effettuare nella parte finale dell'anno.

A livello di presenza retail, l'amministratore delegato ha anche annunciato che è probabile che "sul lungo periodo" apra uno Huawei Store in ogni città importante.

Sulla sfida Mate 10 Pro - iPhone X, e sui prezzi, Yu è stato chiaro: "conosco quest’industria e i costi relativi. I margini sono bassi perché c’è molta ricerca e l’innovazione costa sempre di più. Oggi gli utenti tengono uno smartphone per due e spesso anche tre anni. Il costo di acquisto va spalmato su 36 mesi. Se ci aggiungi che ormai il telefonino è il gadget di gran lunga più importante nella vita di ognuno, il prezzo trova una ragione. Se i prezzi continuassero ad andare giù i produttori sarebbero destinati al fallimento e si fermerebbe anche l’innovazione" ha affermato, precisando che il cellulare lanciato dalla sua compagnia ha comunque qualcosa in più rispetto al top di gamma di Apple.

Secondo Yu, il futuro del settore sarà dominato da pochi marchi, a causa degli elevati costi per la ricerca e sviluppo, che porteranno ad una riduzione significativa: "credo che entro 6 anni tutto questo porterà a una netta riduzione dei produttori. Ne resteranno quattro, forse soltanto tre" sostiene.