Il Garante dell'UE: Facebook problema reale per le elezioni europee del 2019

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L'eco ricevuto dal datagate di Facebook, e la sospensione di Cambridge Analytica, è stato importante anche in Europa, in cui il faro dei vari garanti era già alto da tempo in vista delle future elezioni, su cui però ancora non sono state registrate interferenze.

Il prossimo grande appuntamento è rappresentato dalle elezioni europee del prossimo anno. A riguardo si è espresso il Garante UE per la privacy, Giovanni Buttarelli, il quale ha affermato che "il problema è reale urgente", rivolgendosi al problema delle fake news, della disinformazione e l'hate speech in concomitanza con la pubblicazione del rapporto di Facebook.

Buttarelli ha anche avvertito le altre istituzioni del nostro paese, affermando che l'Europarlamento è pienamente cosciente dei rischi e si sta adoperando per affrontare "più a fondo il problema", anche con una commissione speciale a cui "offriamo il nostro sostegno".

Il Garante sostiene che "la sempre maggiore pervasività" degli algoritmi messi a disposizione dai vari giganti del web e basati sui dati ufficiale "nelle nostre vite ha un impatto articolato sull'impegno civico nel processo decisionale e sulle barriere al coinvolgimento pubblico nei processi democratici", provocando "una crisi di fiducia nell'ecosistema digitale", ecco perchè è necessario "estendere la collaborazione tra i garanti per la privacy e quelli delle comunicazioni ed elettorali".

"Non è il mio ruolo indagare" sui dati degli italiani su Facebook, ma ha affrontato dei problemi sul "modo in cui il sistema funziona".

Tuttavia, il Garante ha sottolineato che la Commissione sta seguendo "da vicino l'evoluzione del caso Facebook. Per l'Unione Europea la protezione dei dati personali è un valore", ha affermato uno dei portavoce della Commissione Europea.

"Con il potere informativo che converge verso un solo destinatario", cioè le media company come Facebook, "si sta creando una nuova geografia dei poteri, che tende a cambiare la natura delle democrazie moderne" ha fatto Antonello Soro sul caso di Facebook.