Il governo americano potrebbe porre fine all'hacking di trattori John Deere

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Vi abbiamo già parlato in queste pagine della controversa vicenda che vede gli agricoltori americani "in rivolta" per proteggere il loro "Right to Repair" (diritto di riparazione) legato ai trattori, soprattutto John Deere. Ebbene, sembra che il governo americano sarà "costretto" a intervenire.

La problematica principale riscontrata dagli agricoltori è l'impossibilità di accedere, senza recarsi in un centro autorizzato, ad alcune parti particolarmente "sensibili" del trattore. Questo limita la possibilità di riparazione autonoma del tutto, non consentendo nemmeno ai meccanici non certificati da John Deere di mettere mano a tali componenti.

Inutile dire che si è creata una bufera attorno alla questione, con molti agricoltori che sostengono che il primo centro autorizzato si trovi molto distante dal loro luogo di lavoro. Tuttavia, questo "blocco" è gestito interamente via software e può dunque essere aggirato affidandosi a dei programmi appositamente modificati, che vengono venduti sul mercato nero.

Stando ad alcune indiscrezioni, sembra che qualcosa si stia muovendo e che il governo americano, vista la quantità di richieste, possa decidere di modificare il DMCA (Digital Millennium Copyright Act) ponendo fine a dei comportamenti simili da parte delle aziende, con conseguente fine dell'hacking. Il tutto dovrebbe avvenire nel corso della consueta revisione triennale.

Gli agricoltori sembrano essere convinti che l'esito delle loro proteste sarà positivo, con l'EFF (Electronic Frontier Foundation) che ha fatto causa al governo, ma è in attesa di una sentenza da parte di un giudice dall'ottobre 2016, anche se il responso finale non dovrebbe tardare ad arrivare. Insomma, non è ancora finita, ma tutto fa pensare in un intervento del governo in un futuro non troppo remoto.

L'immagine che potete vedere qui sotto è di Motherboard.

Il governo americano potrebbe porre fine all'hacking di trattori John Deere