Il Governo mette fine alla scalata di Vivendi su TIM e blinda la rete

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Nella giornata di ieri il Governo Italiano ha, di fatto, messo fine alla scalata di Vivendi su TIM, blindando la rete ed esercitando i poteri speciali previsti dalla golden power, al fine di tutelare “la sicurezza e l’integrità dell’infrastruttura”.

Nel comunicato si legge che “si è ritenuto che i cambiamenti intervenuti nella governance di TIM s.p.a., che hanno determinato il controllo e la disponibilità in capo a Vivendi S.A., anche alla luce dell’entità della partecipazione detenuta, degli attivi strategici di TIM, potrebbero, in ragione della differente mission industriale di quest’ultima, determinare mutamenti nelle scelte organizzative e strategiche di TIM, rilevanti per il funzionamento, la sicurezza e l’integrità delle reti, con conseguente minaccia di grave pregiudizio degli interessi pubblici di cui all’articolo 2, comma 3, del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21

Immediata è arrivata la risposta di TIM, che questa volta ha annunciato di condividere la decisione in quanto “si tratta di misure relative ai piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle proprie reti e impianti al fine di preservarne funzionalità e integrità, nonché all’obbligo di notificare ogni azione societaria che possa avere un impatto sulla loro sicurezza, disponibilità e funzionamento. TIM comunicherà con cadenza annuale l’adempimento delle prescrizioni”.

Alla luce di ciò, TIM ritiene che “le misure adottate si pongono in linea con la strategia di TIM e rispetto ad esse la società manifesta la propria condivisione ed il proprio impegno, a conferma della volontà di continuare ad avere un dialogo franco e costruttivo con il Governo e le Autorità di settore che permetta di coniugare gli interessi del Paese con quelli della libera attività d’impresa”.