Il "patreon" di Facebook vuole trattenere 1/3 delle donazioni dei fan

Il 'patreon' di Facebook vuole trattenere 1/3 delle donazioni dei fan
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Facebook ha lanciato un servizio di donazioni mensili, un po' come le subscription di Twitch. Tech Crunch ha scoperto che l'azienda di Mark Zuckerberg vuole trattenere per se il 30% di tutte le donazioni. Patreon si prende solo il 5%, per capirci.

A scoprire le policy legate al nuovo servizio "Fan Subscription" di Facebook è Tech Crunch, che è riuscito a mettere le mani su alcune mail mandate a pochissimi content creator selezionati. Il servizio è ancora in fase sperimentale, per il momento in fase di test per un numero imprecisato di influencer. Ma ora Facebook lo sta estendendo anche ad altri, grazie ad una aggressiva campagna su inviti destinati ad un numero crescente di streamer e youtuber.

Eppure, tutto sommato, quella di Facebook non è proprio una grande offerta, contando che la concorrenza su questo fronte abbonda. Tanto per iniziare le commissioni: Facebook vuole tenere per se il 30% di tutte le donazioni, decisamente tantino contando che Patreon che offre un servizio di supporto ai creativi molto simile prende solo il 5%. Per il momento i content creator selezionati possono tenersi il 100% dei proventi delle donazioni, una strategia efficace: provare non costa nulla, ma in questo modo si crea un rapporto di dipendenza tra creatore di contenuti e piattaforma. Quando in futuro i videomaker vorranno continuare a sfruttare il bacino di donatori che sono riusciti a creare, ecco che Facebook inizierà a pretendere la sua parte.

L'abbonamento costa 4,99$ al mese, posizionandosi vicino al servizio recentemente lanciato da Youtube. In cambio della donazione i fan ricevono alcuni bonus, come accesso esclusivo o in anteprima a foto e video, e un badge speciale.

Ma la cosa allarmante sono i termini e le condizioni di utilizzo, non solo le fees del 30%: pure la cessione dei diritti d'autore a vita per tutti i contenuti caricati sulla piattaforma. Cessione che sopravvive anche dopo che il content creator decida di sospendere la funzione degli abbonamenti o cancellare il suo account. Diritti a vita, ma che Facebook può rivendere pure ad altre aziende terze, senza corrispondere alcuna royalty.

Facebook ha già detto al webmagazine The Verge che si tratta di numeri provvisori, molto dipenderà dalla risposta degli influencer.