Il PD presenta un esposto all'AGCOM sugli aumenti delle fatture telefoniche

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Quattro deputati del Partito Democratico (PD) hanno annunciato di aver presentato un esposto all'AGCOM ed Antitrust per smascherare i nuovi aumenti delle tariffe messi in atto dagli operatori telefonici a seguito del passaggio al sistema di fatturazione a 30 giorni.

L'annuncio è stato dato da Alessia Morani, l'avvocato e deputata della Repubblica che ha contribuito alla scrittura della legge del 4 Dicembre 2017, n. 172, che ha reso di fatto illegale il sistema di fatturazione a 28 giorni e riguardante "misure urgenti per la tutela degli utenti dei servizi di telefonia, reti televisive e comunicazioni elettroniche in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e fatturazione dei servizi".

In un lungo post pubblicato sulla propria pagina ufficiale Facebook, la Morani afferma che "le compagnie telefoniche stanno continuando a fare cartello tra di loro per provare a giustificare un incredibile aumento delle tariffe dell'8,6% che avevano mascherato con il trucchetto delle fatture a 4 settimane. Una legge approvata dal Parlamento obbliga le società a tornare alla fatturazione mensile, come accade in tutta Europa, e qui si svela il bluff: le compagnie stanno inviando agli utenti una comunicazione che punta a strumentalizzare la novità legislativa allo scopo di coprire, per la seconda volta, l'aumento delle tariffe".

Inoltre, sottolinea che "il ritorno ‪alle 12‬ mensilità comporta un aumento dei costi perché il costo annuale è lo stesso ma spalmato su 12 bollette invece che 13", un aspetto su cui avevano discusso anche molti utenti sui social network ed anche su queste pagine.

La fautrice della legge, pubblicando l'allegato di un messaggio ricevuto da Vodafone, sostiene che "le compagnie hanno aumentato in silenzio unilateralmente le tariffe passando alla modalità di pagamento a 4 settimane e ora, non sapendo come fare, attribuiscono alla legge un costo che avevano maggiorato di nascosto e che era già esistente".

Il Partito Democratico, nelle persone di Alessia Morani, Simona Malpezzi, Stefano Esposito ed Alessia Rotta, ha deciso di presentare un esposto all'AGCOM ed Antitrust per impedire che le compagnie telefoniche facciano cartello ed aumentino le tariffe a discapito dei consumatori, ed hanno invitato gli utenti a fare lo stesso.

Immediata è arrivata la risposta del Codacons, che attraverso una nota pubblicata dal presidente Rienzi sottolinea che "il Pd arriva in ritardo: già dieci giorni fa il Codacons ha inviato un esposto all’Agcom e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia chiedendo di indagare sui rincari tariffari decisi dagli operatori telefonici dopo lo stop alle bollette a 28 giorni. Fa sorridere che un partito come Pd tenti di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati: invece di presentare tardivi esposti alle autorità, avrebbero dovuto i parlamentari proporre norme che vietassero in modo categorico alle compagnie telefoniche di elevare le tariffe per recuperare i minori incassi delle fatturazioni a 28 giorni. E lo strapotere che permette alle società della telefonia di vessare gli utenti con simili comportamenti è da attribuire proprio alla mancanza di interventi normativi da parte della politica“.