Il "Pirate Party" ottiene il 14,5% alle elezioni in Islanda

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A quanto pare il Pirate Party in Islanda non rappresenta più un voto simbolico per la libertà di internet ed a sostegno della riforma della normativa che regola il diritto d’autore. Il partito, infatti, ha appena ottenuto il 14,5% in occasione dell’ultima tornata elettorale.

In totale, il Pirate Party ha portato in parlamento 10 seggi, e nel caso in cui dovesse entrare a far parte della coalizione di governo, potrebbe dire la sua anche in fase di legislazione. La situazione politica, tuttavia, è molto convulsa nel paese nordeuropeo ed il partito di maggioranza dovrà schierarsi con qualche altra coalizione per poter ottenere i numeri necessari a formare un governo.
Il Pirate Party però potrebbe concentrarsi su temi come la libertà d’espressione, la privacy e la trasparenza del governo, senza entrare a farne parte e rimanendo così all'opposizione. La notizia vera tuttavia è rappresentata non tanto dal programma che verrà attuato, ma dal fatto che quello che fino a pochi mesi fa era un piccolo partito che si affacciava alla scena politica Islandese ha ottenuto un'ampia risposta da parte degli elettori.