Il progetto di Open Fiber e ACEA: coprire 1,2 milioni di abitazioni a Roma con la fibra

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L’Amministratore Delegato di ACEA Stefano Donnarumma e Elisabetta Ripa, CEO di Open Fiber, a seguito del Memorandum of Understanding firmato il 3 agosto scorso, hanno siglato oggi un’intesa che definisce termini e condizioni del complessivo accordo industriale per lo sviluppo di una rete di comunicazione a banda ultra larga nella città di Roma.

Il progetto prevede la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica di ultima generazione destinata a offrire connettività ultraveloce agli abitanti della Capitale nell’arco dei prossimi cinque anni. La rete abiliterà una serie di servizi nel campo della cultura, della sanità, del sociale e dello sviluppo delle imprese e della Pubblica Amministrazione, anche attraverso la realizzazione di nuove applicazioni per le TLC e il telecontrollo delle reti elettriche, e idriche. A tal fine, ACEA renderà disponibili a Open Fiber le proprie infrastrutture per la posa della fibra ottica, minimizzando così l’impatto dei lavori in città.

Il progetto occuperà 1.000 persone nell’arco di piano, con punte di 1.500 addetti. L’investimento complessivo sarà di circa 375 milioni di euro e coprirà il piano dei lavori che verrà realizzato nei prossimi cinque anni. Di questi, circa 350 milioni di euro saranno sostenuti da Open Fiber, mentre i restanti 25, già previsti nel piano industriale 2018-2022, saranno stanziati da ACEA. Tale attività consentirà alla multiutility romana anche lo sviluppo di 200 milioni di capex – ricompresi nei 3,1 miliardi di euro di investimenti complessivi inseriti nel Piano Industriale – in innovazione tecnologica, specificamente dedicati alla gestione delle reti.

Grazie a questa intesa, quindi, Acea sarà in grado di rendere più intelligenti le proprie infrastrutture elettriche, aumentandone la resilienza. Un grado di “intelligenza” che sarà dato, ad esempio, dai sistemi di automazione avanzata e comunicazione posti su cabine secondarie e a servizio dell’illuminazione pubblica. Quest’ultimo risultato sarà raggiunto attraverso l’introduzione delle tecnologie IOT (Internet of Things) di ultima generazione, che permetteranno una gestione ancora più efficiente e un monitoraggio in tempo reale dell’effettivo stato delle reti. Si stima di raggiungere, entro cinque anni, il 30% dei nuclei abitativi della capitale, per un totale di circa 370.000 unità. A livello operativo, proprio per ottimizzare al massimo le sinergie, la città sarà suddivisa in diverse aree che saranno formate dalle zone nelle quali le due aziende hanno già programmato interventi sia sulla rete elettrica sia su quella di telecomunicazione.

Il piano complessivo di Open Fiber, che coinvolgerà circa 1,2 milioni di unità immobiliari, consentirà ai cittadini romani di beneficiare di una velocità di connessione pari a 1 Gigabit al secondo, che rivoluzionerà la capacità digitale non solo delle utenze domestiche ma anche delle aziende e della Pubblica Amministrazione. Grazie alla tecnologia Fiber To The Home (FTTH – fibra fino a casa), Open Fiber garantirà una qualità di connessione non raggiungibile con le tecnologie attualmente in uso. Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. L’azienda punta a garantire la copertura delle maggiori città italiane con l’obiettivo di realizzare una rete a banda ultra larga quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di competitività del “sistema Paese” e, in particolare, l'evoluzione verso “Industria 4.0”.