L'illusione ottica del cane e dell'elefante, quale animale vedi prima?

L'illusione ottica del cane e dell'elefante, quale animale vedi prima?
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Ah, le meraviglie della mente umana! Siamo tutti a casa, annoiati e in cerca di stimoli, vero? Ecco un rompicapo che ha affascinato gli psicologi e i curiosi per decenni: l'illusione del Dalmata. Immaginate una serie di macchie bianche e nere, apparentemente senza senso. Ecco qui si nasconde qualcosa.

Una volta che il vostro cervello riconosce un modello, in questo caso un Dalmata che si china per bere, non potrete più "disvederlo". Questo fenomeno affonda le sue radici nella teoria della Gestalt, sviluppata dai psicologi tedeschi nei primi del Novecento, che sostiene che il nostro cervello non è un semplice ricevitore passivo di immagini, ma piuttosto un organo che impone una struttura a ciò che vede (e il ragno in questa illusione ottica lo vedete?).

E come fa il nostro cervello a fare tutto questo? Ebbene, la luce colpisce le cellule retiniche dei nostri occhi, che inviano un segnale alla corteccia visiva, l'area del cervello responsabile della vista. Allo stesso tempo, altre aree della corteccia, responsabili del pensiero di livello superiore, inviano previsioni alla corteccia visiva su ciò che potrebbe essere l'immagine. Per questo molti affermano anche di vederci un elefante.

In questo modo, una semplice striscia bianca diventa una zampa, una macchia nera diventa un orecchio e così via. E mentre la tecnologia di riconoscimento delle immagini sta ancora cercando di raggiungere la complessità del cervello umano, noi continuiamo a stupirci di come la nostra mente riesca a vedere oltre l'ovvio, a decifrare l'ambiguo e a dar forma alla realtà in modi che nemmeno la più avanzata intelligenza artificiale può ancora comprendere.

Nel frattempo, riuscite a trovare la candela nascosta in questa immagine.

L'illusione ottica del cane e dell'elefante, quale animale vedi prima?