Immaginate scoprire il primo esopianeta della storia per una casualità... È andata così!

Immaginate scoprire il primo esopianeta della storia per una casualità... È andata così!
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Nel 1992, due astronomi, Alexander Wolszczan e Dale Frail, hanno pubblicato un articolo su Nature in cui annunciavano la scoperta dei primissimi pianeti al di fuori del Sistema Solare. Ha inizio la “Storia Planetaria”. Ma quali sono questi esopianeti e come li abbiamo scoperti? Scoprirai che, in realtà è stata tutta fortuna.

Iniziamo con qualche cifra: i due mondi rocciosi sono uno 4,3 e l’altro 3,9 volte la massa del pianeta Terra. Dei giovanotti, insomma. La particolarità è che ruotavano attorno a una pulsar, cioè una stella morta (per gli smanettoni, l’ex stella in questione è PSR B1257+12, nota come Lich).

Recenti studi e scoperte, anche grazie al James Webb Space Telescope, ci hanno aperto gli occhi su questi corpi spaziali, portandoci alla conclusione che nel 1992 fummo estremamente fortunati. Le pulsar sono piuttosto rare. Gli astronomi affermano che meno dello 0,5% delle pulsar ha in orbita mondi rocciosi simili alla Terra.

Le pulsar di millisecondi sono ancora più rare, solo 550 circa sono conosciute nella Via Lattea. Ciò rende le prime scoperte di esopianeti dell'umanità piuttosto sorprendenti. Sono una tipologia di stella di neutroni: ovvero una stella morta che, raggiunto il culmine della sua vita, espelle gran parte del materiale che la componeva destinato, poi, a collassare. La densità del complesso è inferiore solo a quella dei buchi neri.

Una pulsar è una stella di neutroni rotante che ha fasci di radiazioni che escono dai suoi poli. Tale è il suo orientamento che, mentre essa ruota, i suoi raggi trapassano la Terra, facendo sembrare che la stella pulsi.

E poiché alcune pulsar hanno una rotazione estremamente veloce, su scale di millisecondi, quegli impulsi di luce si verificano anche su scale di millisecondi.

Un gruppo di astronomi guidato da Iuliana Nițu, dell'Università di Manchester, ha voluto scoprire quanto sono comuni i pianeti pulsar. Hanno condotto un'indagine su 800 pulsar monitorate dall'Osservatorio Jodrell Bank nel Regno Unito, alla ricerca di punti deboli nella tempistica degli impulsi che potrebbero indicare la presenza di esopianeti orbitanti.

I loro parametri di ricerca sono stati impostati per trovare mondi dall'1% della massa della Luna fino a 100 volte la massa della Terra, con periodi orbitali compresi tra 20 giorni e 17 anni. Questi parametri di ricerca avrebbero rilevato il più grande dei due mondi di Lich, Poltergeist e Phobetor, che hanno periodi orbitali rispettivamente di 66 e 98 giorni.

La squadra ha scoperto che è estremamente improbabile che due terzi delle pulsar nel loro campione ospitino esopianeti molto più pesanti della Terra e meno dello 0,5% è probabile che ospiti esopianeti nella gamma di massa di Poltergeist e Phobetor.

Rimanendo in tema di pianeti, date un'occhiata a queste immagini di un globo in formazione.