L'improvvisa scoperta di 59 nuovi sarcofaghi in Egitto

L'improvvisa scoperta di 59 nuovi sarcofaghi in Egitto
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Momentaneamente sono state trovate fino a 59 sarcofaghi in tre siti di sepoltura molto vicini l'uno all'altro. Le mummie al loro interno sono ancora in ottimo stato e, secondo i geroglifici posti all'esterno, si è abbastanza sicuri nell'affermare che gli uomini mummificati fossero sacerdoti.

Oltre alle bare di questi religiosi, sono stati disseppelliti i resti di 28 statuette dai materiali diversi. Una fra le altre ha suscitato l'interesse degli studiosi per le sue piccole dimensioni, il fatto che fosse in bronzo e decorato con varie pietre preziose, come l'agata e il lapislazzuli. La figura rappresentata dovrebbe essere Nefertum (nome egiziano che significa "Perfetto, senza uguali").

Durante il Nuovo Regno (che vide il succedersi delle dinastie XVIII, XIX e XX), il pantheon delle divinità egiziane venne leggermente modificato e Nefertum divenne figlio del dio Ptha (patrono degli artigiani e degli architetti e dio della conoscenza) e della dea Sekhmet (divinità della guerra, delle epidemie e delle guarigioni).

Il fatto che nella statua sia stato trovato una sorta di copricapo a forma di loto conferma il fatto che la divinità fosse considerata sia dio dei profumi (perché, secondo la leggenda, aveva portato ad un giovane dio del sole, Ra, un fiore profumato per alleviare il suo dolore) sia dio dell'immortalità - rappresentata, al tempo, da un fiore di loto.

Un'altra piccola statua emersa da questi scavi rappresenta un miscuglio tra la figura del dio Ptha e il dio Sokar. "Saqqara venne chiamata così dal nome del dio Sokar. Nel periodo Tardo dell'Egitto (il periodo a cui risalgono i sarcofagi), veniva venerata un'unione tra il dio Ptha di Menfi con Sokar" spiega Zahi Hawass, capo del Ministero delle antichità egizie in un video rilasciato alla stampa.

Queste statuette vennero accompagnate dagli ushabti, delle piccole statue consacrate che erano una parte fondamentale del corredo funebre. Si contraddistinguono dalle statuette delle divinità trovate all'interno del sito, perché erano solite raffigurare il defunto stesso o, in base al rango sociale, anche servitori e portatori di offerte.

Ci si chiede adesso se questa scoperta rimarrà la più importante dell'anno nel campo dell'egittologia. Il team di ricerca guidato da Mustafa Waziri, il segretario del Consiglio supremo delle antichità egiziane, e il ministro Hawass affermano che sono molto orgogliosi del lavoro che stanno conducendo e sostengono che presto verranno riportati in superficie altri reperti archeologici.