Incendio nella base con i sottomarini nucleari: radiazioni 20 volte superiori alla norma

Incendio nella base con i sottomarini nucleari: radiazioni 20 volte superiori alla norma
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A seguito di un incendio sviluppatosi giovedì 8 agosto nell’area di Severodvinsk, nella regione subartica della Russia, sono morte cinque persone e altre tre hanno riportato ustioni gravi.

Le fiamme sono la conseguenza di un test missilistico andato male, secondo quanto confermato dal Rosatom, la società pubblica per lo sviluppo nucleare del Cremlino.

La testata znak.com riporta che l’esplosione sarebbe avvenuta su una nave a 30 km da Severodvinsk. Greenpeace Russia denuncia che nell’area è stato registrato un aumento di 20 volte del livello di radiazioni, sulla base dei dati della sezione regionale del Ministero delle Emergenze russo. Rashid Alimov, a capo del programma energetico di Greenpeace ha precisato che “se è stata rilasciata una quantità abbastanza grande di radionuclidi, possiamo aspettarci che i servizi norvegesi lo registrino”.

Intanto l’associazione ha chiesto al Rospotrebnadzor, l’autorità russa per i consumatori, di valutare “quali radionuclidi sono stati dispersi nell’aria e se esiste una minaccia per la saluta umana”. Le autorità sembrano fornire indicazioni tranquillizzanti, escludendo pericoli per la popolazione. I cittadini delle zone colpite dall’incidente però stanno prendendo d’assalto le farmacie per fare scorte di pastiglie di iodio.

Tuttavia, la zona della baia di Dvina nel Mar Bianco è stata chiusa per un mese senza spiegazioni precise. Per il canale Telegram Baza, inoltre, le persone ferite sarebbero state trasportate a Mosca e ricoverate presso il centro biofisico nazionale di Burnazyan con sintomi da “esposizione alle radiazioni”. Sempre secondo la testata gli autisti indossavano tute protettive e tutti gli abiti delle vittime sarebbero state bruciate immediatamente.

Il sito di Arkhangelsk, sempre nella zona dell’incidente, è uno dei principali centri di ricerca della marina russa dove vengono sviluppati missili e sottomarini nucleari. A pochi mesi dalle commemorazioni per il disastro di Chernobyl l’attenzione sull’accaduto è altissima anche se le informazioni, per il momento, sono frammentarie.