Sembra che l'inchiostro di seppia possa curare il cancro

Sembra che l'inchiostro di seppia possa curare il cancro
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I ricercatori, guidati da Pang-Hu Zhou presso l'ospedale Renmin dell'Università di Wuhan e Xian-Zheng Zhang presso il Dipartimento di chimica dell'Università di Wuhan, hanno pubblicato un articolo sulla capacità delle nanoparticelle di inchiostro di seppia di inibire la crescita del tumore in un recente numero di ACS Nano.

"Abbiamo trovato nanoparticelle naturali da inchiostro di seppia con una buona biocompatibilità che può efficacemente svolgere immunoterapia tumorale e terapia fototermica contemporaneamente", ha detto Zhang a Phys.org. "Questa scoperta potrebbe ispirare una maggiore esplorazione di materiali naturali per applicazioni mediche."

Nonostante le molte fake news, per esempio quella del 5G che causa il cancro, con questo non si scherza, è importante combatterlo (e quando possibile prevenirlo. Ad esempio il MIT ha sviluppato un AI per predirre il cancro al seno).

L'immunoterapia tumorale prevede la stimolazione del sistema immunitario del corpo per combattere il cancro (sempre più diffuso, per esempio in america ci sono stati 80.000 casi di cancro collegati ad una dieta poco salutare). La strategia principale è quella di colpire i leucociti o i globuli bianchi. I macrofagi sono i leucociti predominanti presenti in alcuni tumori e possono assumere solo due forme: M1 o M2. Il fenotipo M1 avvolge e distrugge le cellule tumorali attraverso il processo della fagocitosi e con l'attivazione delle cellule T (altri globuli bianchi). Nel fenotipo M2, invece, questa funzione immunitaria è soppressa, consentendo al tumore di crescere senza controllo. Negli ambienti tumorali, si trova molto più comunemente il fenotipo M2, piuttosto che il fenotipo M1.

Ricerche precedenti hanno dimostrato che alcuni composti naturali contengono polisaccaridi che hanno la capacità di riprogrammare i macrofagi dal tipo M2 al tipo M1. In questo nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che anche le nanoparticelle di inchiostro di seppia, sferiche e con un diametro di circa 100 nm, hanno questa capacità.

Dopo aver confermato la biocompatibilità di queste nanoparticelle, i ricercatori hanno eseguito numerosi esperimenti sia in vitro con cellule tumorali, sia in vivo con topi affetti da tumore. Nei topi, il trattamento con nanoparticelle si è dimostrato efficace sia da solo che in combinazione con l'irradiazione, sebbene questa abbia ulteriormente migliorato il risultato.