L'incredibile forza adesiva della coda di questo geco sotto i riflettori della scienza

L'incredibile forza adesiva della coda di questo geco sotto i riflettori della scienza
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Un recente studio ha visto protagonista un piccolo rettile, un geco per la precisione, con la coda dalle incredibile capacità “appiccicose”, che riesce a sostenere un peso pari a 5 volte la massa dell’animale.

In questa stagione non è raro vedere nelle nostre case, appesi ai muri, dei piccoli ospiti che, per i più, sono alquanto indesiderati: i gechi. Queste piccole creature hanno l’incredibile capacità di entrare nelle nostre case senza problemi e muoversi velocissimi sui muri senza cadere, trovandosi a loro agio come noi ci troviamo a nostro agio camminando su una superficie orizzontale. Tuttavia, in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B sono state descritte le incredibili capacità appiccicose di una specie molto particolare denominata Correlophus ciliatus. Questo rettile, conosciuto comunemente anche con il nome geco ciliato, è tra i gechi più grandi che esistano e può arrivare a misurare più di dieci centimetri solo con il corpo, mentre la coda è più piccola di qualche centimetro.

Tuttavia, la caratteristica forse più incredibile di questo animale e che condivide con altre 21 specie, è quella di avere una coda estremamente appiccicosa. Sulle proprietà adesive della coda di questi animali furono già fatte delle descrizioni scientifiche già nel secolo scorso, ma con questo nuovo studio si sono scoperte nuove, interessanti caratteristiche riguardo il loro funzionamento. Per prima cosa, gli scienziati hanno analizzato la genesi embrionale della coda e delle dita appiccicose di questi animali, mettendole a confronto. Hanno così scoperto che i cuscinetti adesivi delle dita erano molto simili a quelli della coda e, addirittura, queste strutture nell’embrione si formavano all’incirca nello stesso momento.

La struttura della coda però appare piuttosto complessa, ma è proprio questa complessità che permette all’animale, con il solo uso della coda, di sorreggere carichi pari a 5 volte il loro peso corporeo. Un peso piuttosto elevato se pensiamo a quanto possa essere grande questo geco. Ma proprio questa complessità, probabilmente, ha fatto sì che se questo animale, quando perde la coda, non riesca a rigenerarla come invece fanno altre specie di gechi.

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