L'incubo di molti: centinaia di ragni invadono una stanza in Australia

L'incubo di molti: centinaia di ragni invadono una stanza in Australia
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Sicuramente l'Australia non è il luogo adatto a tutti coloro che hanno paura degli insetti e di altre creature simili. A testimoniare quanto detto ci pensa un video, pubblicato su Twitter, che sta facendo il giro del web a causa della situazione: centinaia di ragni che hanno invaso una stanza di una casa a Sydney.

"Una mia amica a Sydney è appena entrata nella stanza di sua figlia e ha trovato questo", ha twittato Peta Rogers, residente in Australia, il 27 gennaio. Il tweet (disponibile in calce alla notizia, per i più coraggiosi) mostra foto e un video della camera da letto di un'adolescente, dopo che la ragazza è entrata in camera sua, riferisce l'Australian Broadcasting Company (ABC) il 30 gennaio.

"Non è poi così male, ce ne sono forse 50 o 60", dice nel video. Dopo aver girato la telecamera verso un altro angolo, però, sono stati rivelati almeno il doppio dei ragni. Secondo la donna, quelli che hanno invaso casa sua non sono nient'altro che piccoli ragni cacciatori, che fanno parte della famiglia dei ragni Sparassidae e sono diffusi in Australia e in altri luoghi con climi caldi.

Durante l'estate, in Australia, la popolazione di questi ragni aumenta esponenzialmente; non è insolito quindi uno scenario del genere, secondo quanto riportato lunedì 1 febbraio dall'Australia's Nine News. Molte famiglie del luogo, infatti, hanno segnalato infestazioni di ragni cacciatori durante quella stessa settimana.

I ragni cacciatori spesso cercano rifugio nelle case degli umani quando il calore e l'umidità sono troppo intensi fuori. Le case, infatti, forniscono molti angoli e fessure sicure dove i ragni possono nascondersi e dove le femmine possono deporre le uova. Questi densi grappoli di ragni, tuttavia, non soggiorneranno a lungo, poiché sono delle creature "altamente cannibali" e inizieranno rapidamente a divorarsi a vicenda entro un giorno o due, secondo quanto sottolineato dall'aracnologa Lizzie Lowe dell'Australia's Macquarie University.