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Per OpenAI e Sam Altman l'IA è davvero pericolosa?

Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale recentemente è incredibile: alcuni modelli hanno perfino sviluppato il senso umano dei numeri, mentre altri algoritmi potrebbero perfino imparare a prevedere il futuro. Questi software possono perfino creare volti che non esistono... potrebbero sembrare impossibili da scoprire, ad eccezione di un particolare.
Secondo un nuovo studio condotto dallo scienziato informatico Hui Guo della State University di New York, sono le forme della pupilla a svelare la verità dietro questi volti. Ingrandendo gli occhi di alcuni volti creati dall'intelligenza artificiale, in particolare da un sistema di apprendimento automatico chiamato rete generativa avversaria (GAN), i ricercatori hanno notato che le pupille dei volti "inventati" non erano perfettamente circolari.
"Confrontando con i volti reali, osserviamo che si possono osservare artefatti e incongruenze visibili nelle regioni oculari dei volti generati dal GAN", ha dichiarato il team nel loro articolo pubblicato sul server di pre-stampa arXiv.org. Come mai un software così incredibile, capace di creare volti che non esistono, ha questo difetto?
Secondo gli esperti, questo problema è dovuto ai modelli GAN che mancano di una comprensione dell'anatomia dell'occhio umano, in particolare per quanto riguarda le forme geometriche delle pupille regolari. Quanto è diffuso questo problema? Gli scienziati hanno esaminato 2.000 volti (metà veri e metà falsi) all'interno di un database.
Il loro metodo - secondo quanto riportano gli esperti - ha funzionato in modo affidabile per distinguere i due gruppi. "Proponiamo un nuovo metodo basato sulla fisiologia che può utilizzare le forme irregolari della pupilla per rilevare i volti generati dal GAN. Semplice ma efficace". Ovviamente, sottolinea il team, un metodo di rivelazione simile funziona solo fin quando l'IA non imparerà a fare pupille perfette.
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