L'industria del food delivery sta sommergendo la Cina di rifiuti e plastica

L'industria del food delivery sta sommergendo la Cina di rifiuti e plastica
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In Cina l'industria delle consegne di cibo a domicilio registra numeri superiori alla maggior parte dei Paesi occidentali. Ma dietro alla comodità dei piatti consegnati direttamente a casa si nasconde un'inquietante e sottovalutata esternalità: il Paese è sommerso di rifiuti, posate e contenitori di plastica. 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti.

La Cina, anche se con un considerevole ritardo, è un Paese che sta investendo importanti risorse nel riciclo dei rifiuti. Eppure gli sforzi del Paese non riescono a tenere il ritmo di un'economia in fortissima crescita e, in particolare, non riescono a gestire l'imponente flusso di rifiuti generati dalle aziende di food delivery.

Si stima che l'azienda del food delivery cinese valga 70 miliardi di dollari, contro i 19 miliardi di quella americana.

Una ricerca scientifica, messa in luce dal New York Times, stima che le aziende di consegne a domicilio abbiamo generato, solamente nel 2017, 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti; di cui 1.2 milioni in contenitori di plastica, 164.000 tonnellate di sacchetti di plastica, 44.000 tonnellate di cucchiaini di plastica e 175.000 tonnellate di bacchette mono-uso.

I cinesi generano meno rifiuti di plastica pro capite degli americani, ma il Paese fa ancora difficoltà a riciclare in modo efficiente la spazzatura: la Cina è il Paese responsabile del maggior numero di rifiuti di plastica immessi nell'oceano al mondo.

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