Ingegneri chiusi fuori, badge ko e dipendenti isolati: il Facebook Down sembra un film

Ingegneri chiusi fuori, badge ko e dipendenti isolati: il Facebook Down sembra un film
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Dei massicci problemi di Facebook di ieri abbiamo ampiamente parlato su queste pagine, ma la questione continua ad essere al centro del dibattito soprattutto sulla stampa americana dove il New York Times e The Verge hanno pubblicato dei retroscena interessanti sul blackout di 7 ore.

Alcuni dipendenti di Facebook hanno raccontato a The Verge che l'interruzione dei servizi ha provocato problemi anche agli ingegneri e sviluppatori che hanno fatto ricorso ad account di posta elettronica di Outlook per comunicare, dal momento che quelli di Facebook si basano su una piattaforma che in quelle ore era inaccessibile.

Tutto ciò ha riguardato anche servizi di altro tipo: Facebook infatti chiede ai dipendenti di accedere con i propri account di lavoro a strumenti come Google Docs e Zoom, ma anche questo è stato impossibile e per tale motivo alcuni team hanno iniziato ad utilizzare servizi alternativi come FaceTime e Discord. Molti però sono comunque rimasti isolati e non sono stati in grado di comunicare con i colleghi.

Ai problemi spiegati da Facebook nella notte, a ripristino avvenuto, quindi, si sono aggiunti anche disservizi interni dal momento che tutti i sistemi di autenticazione si basano sull'infrastruttura del social network che però era offline.

L'aspetto più curioso dell'intera vicenda è che i responsabili hanno inviato degli ingegneri di persona ad uno dei principali data center statunitensi di Facebook in California, dal momento che la correzione non poteva essere eseguita da remoto. Una volta arrivati qui, però, questi non sono stati in grado di accedere agli edifici ed alla sala server con i badge in quanto il sistema non era in grado di effettuare la verifica e quindi di aprirgli le porte.

Insomma, si è scatenata una vera e propria tempesta perfetta che fortunatamente è stata risolta. Facebook, però, non ha spiegato come.