INPS, il sito web andò offline a causa di un attacco DDoS: scagionato l'ente

INPS, il sito web andò offline a causa di un attacco DDoS: scagionato l'ente
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I problemi al sito web dell'INPS registrati lo scorso 1 Aprile, in occasione del click day riservato alle partite IVA per consentire la richiesta del bonus da 600 Euro corrisposto dal Governo per fare fronte all'emergenza Covid-19, furono causati da un attacco hacker. A stabilirlo è un nuovo report firmato anche dal CNAIPIC della Polizia Postale.

Scagionato quindi l'ente di previdenza sociale. Secondo quanto si legge nello studio degli investigatori, dagli inizi del mese di Febbraio sono state rilevate 58 minacce "gravi e concrete in qualche modo connesse all’epidemia, che si sono sostanziate, soprattutto, in accessi abusivi tramite l’utilizzo di credenziali sottratte, ransomware, attacchi DDoS, campagne di phishing, compromissioni di siti web, tracciamenti illeciti, malware, principalmente funzionali alla consumazione di frodi e di estorsioni”.

Di queste, 40 sono state rivolte ad infrastrutture sanitarie e diversi ospedali del paese. Tornando all'INPS, gli investigatori sono erti del fatto che a mandare in tilt il sito fu una campagna DDoS che aveva proprio l'obiettivo di mettere offline il portale.

Le specifiche evidenze acquisite hanno infatti consentito di ricollegare a tale tipologia di attacco ai sistemi, le difficoltà di accesso, al sito dell’Inps, registrate durante il cosiddetto ‘click day’ dello scorso 1 aprile. Difficoltà che, in una prima fase, hanno ostacolato il perfezionamento della procedura necessaria all’erogazione dei benefici economici accordati dal Governo per il sostegno del reddito dei lavoratori autonomi e subordinati” continua il rapporto.

Il Presidente Tridico in audizione alla Camera aveva parlato di un attacco hacker, ma erano arrivai attacchi bipartisan.