L'inquietante insetto che indossa i cadaveri delle sue vittime per mimetizzarsi

L'inquietante insetto che indossa i cadaveri delle sue vittime per mimetizzarsi
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Immaginate qualsiasi animale mammifero di questo pianeta che, dopo aver ucciso e sbranato la sua preda, utilizzi i cadaveri delle loro vittime per crearsi una sorta di "corazza" mimetica. Inquietante, vero? Fortunatamente animali così non esistono, se non in qualche romanzo dalle tinte horror... insetti così, però, sì: l'Acanthaspis petax.

L'insetto, appartenente all'ordine Rhynchota, usa la sua proboscide per perforare il carapace della preda (spesso formiche) e iniettare saliva con un agente paralizzante ed enzimi, che dissolvono a loro volta i loro tessuti. La parte drammatica non è ancora arrivata: successivamente l'insetto risucchia il contenuto della sua vittima fino a far restare solo l'esoscheletro, completamente vuoto.

Dopo averlo svuotato, infatti, le prede vengono trasportati sulla sua schiena. Lo scopo di questa pratica è stato oggetto di dibattito tra gli scienziati per molti anni e ci sono diverse teorie: potrebbe essere un travestimento visivo o olfattivo. I predatori dell'Acanthaspis petax sono i ragni saltatori che, senza questo "scudo", hanno 10 volte la probabilità di attaccare e cibarsi dell'inquietante insetto.

Viene chiamato, per questa sua macabra pratica, reduvio assassino o - semplicemente ma efficacemente - insetto assassino. Riesce a trasportare fino a 20 formiche morte incollate al suo dorso e si trova solitamente nell'Africa orientale, o in paesi come l'Uganda, il Kenya e la Tanzania. Insomma, una prova dell'incredibile varietà, e perché no, anche creatività, degli insetti.

L'inquietante insetto che indossa i cadaveri delle sue vittime per mimetizzarsi