Ecco l'inquietante melodia creata dalle vibrazioni di una stella

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Chi lo avrebbe mai detto che un giorno sarebbe stato possibile ascoltare la musica delle stelle? Adesso è possibile farlo, per merito della tecnologia e grazie al famoso produttore Brian Eno, considerato uno dei più importanti musicisti moderni.

Pensiamo al suono come a "qualcosa che fa rumore", ma in fisica, il suono è solo una vibrazione che attraversa la materia. Con questo concetto in mente, l'Universo - apparentemente silenzioso - è un'orchestra cosmica. Tutte le stelle producono onde acustiche ad infrasuoni, troppo basse per essere ascoltate da un orecchio umano, ma che possono essere captate dai telescopi.

Le onde sonore vengono intrappolate negli strati esterni e rimbalzano all'interno. Questo fa vibrare la stella, che a sua volta la rende fioca e luminosa. Grazie a ciò possiamo rilevarle con i telescopi e ricostruire il suono prodotto da queste vibrazioni. In termini di strumenti, le stelle più grandi possono essere considerate come il basso o l'oboe, poiché producono suoni più bassi e profondi, mentre gli astri più piccoli possono essere considerati come il flauto o il violino, poiché più acuti.

Proprio queste onde acustiche ad infrasuoni sono state calcolate dall'astrofisico Dr Garik israeliano e arrangiate da Brian Eno, che vengono accelerate in modo da poterle sentire. La ricostruzione è stata creata per lo Starmus Festival di quest'anno - un raduno internazionale incentrato sulla celebrazione di astronomia, esplorazione dello spazio, musica, arte e scienze come la biologia e la chimica.

Non solo musica: lo studio delle onde sonore nelle stelle aiuta gli astronomi a a studiare le loro dimensioni, età e strutture interne, proprio come il modo in cui i geologi misurano l'interno della Terra da onde sismiche e terremoti.