Instagram: posizione degli utenti tracciata da un partner pubblicitario, bannato

Instagram: posizione degli utenti tracciata da un partner pubblicitario, bannato
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Continuano i problemi con la privacy per Facebook, nonostante la multa da record dell'FTC. Instagram ha bannato l'importante partner pubblicitario Hyp3r dalla piattaforma dopo che il Business insider ha appreso che l'agenzia aveva raccolto enormi quantità di dati degli utenti in violazione delle regole interne.

Secondo quanto riferito, Hyp3r avrebbe sfruttato un "intervallo di sicurezza" che gli ha permesso di raccogliere i dati come quelli relativi alla posizione specifica di milioni di post pubblici. La violazione dei termini sarebbe anche stata rilevata in quanto la stessa agenzia pubblicitaria avrebbe salvato le storie pubbliche ed i dati dei profili (incluse biografie e follower).

La società non ha però salvato alcuna informazione privata. Tuttavia, ha comunque effettuato un'azione di profiling sugli utenti, nonostante non avesse l'autorizzazione. Il tutto ovviamente allo scopo di creare annunci mirati in base alla posizione ed i gusti degli stessi utenti. Le regole di Facebook proibiscono di affidarsi a "piattaforme automiatizzate" per raccogliere dati senza esplicita approvazione degli utenti, ed infatti non è offerto alcun framework che permette la pratica.

Il Business Insider riferisce anche che Hyp3r avrebbe sviluppato privatamente un sistema in grado di eludere le restrizioni di Facebook e raccogliere informazioni sulla posizione degli utenti. Si suppone anche che l'azienda abbia continuato a decodificare un framework che era stato chiuso dopo la vicenda di Cambridge Analytica.

In una dichiarazione diffusa in risposta al rapporto, il responsabile di Hyp3r Carlos Garcia ha affermato che il sistema di marketing era "conforme alle normative sulla privacy dei consumatori ed ai termini di servizio del social network", ed ha anche sostenuto che la società non ha mai visto contenuti privati degli utenti. Facebook evidentemente non è d'accordo ed in risposta alle dichiarazioni di Hyp3r ha sottolineato che il comportamento "violava le nostre politiche".

Il social network di Mark Zuckerberg ha anche preso provvedimenti per prevenire altri simili azioni.