Instagram vs realtà: Fyre Festival è uno dei più grandi disastri mediatici della storia

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Qualche settimana fa sono usciti su Netflix e Hulu dei documentari dedicati al Fyre Festival, quella che doveva essere un'imponente festa in un'isola delle Bahamas, ma che in realtà si è trasformato in uno dei più grandi disastri mediatici della storia.

Tutto è iniziato con uno spettacolare video promozionale, che potete vedere qui sopra, pubblicato il 12 gennaio 2017. Quest'ultimo vedeva la presenza nella splendida isola di alcune delle modelle più famose, tra cui appunto Emily Ratajkowski e Bella Hadid, che successivamente hanno ovviamente utilizzato il loro profilo Instagram per sponsorizzare il grande evento. La potenza mediatica fu enorme e migliaia di persone provenienti da tutto il mondo decisero di acquistare il biglietto, con un costo che andava dai 1000 dollari fino a cifre che superavano i 10.000 dollari (con tanto di villa e tutti i comfort del caso), per passare cinque giorni nelle Bahamas.

Gli organizzatori dell'evento erano il noto rapper americano Ja Rule, che in passato ha collaborato anche con Jennifer Lopez, e da Billy McFarland, il CEO dell'azienda di carte di credito Magnises. Ebbene, quest'ultimo era riuscito a crearsi un po' di "fama" nel settore e arrivare a inserire nei suoi progetti molti personaggi famosi. Gli investitori si fidavano di lui e quindi non ci furono grandi problemi nell'invitare al festival artisti come Major Lazer e Blink-182.

Peccato che il signor McFarland stesse fregando tutti e in realtà non avesse i soldi per organizzare un festival di questa portata. Pensate che, a pochi giorni dall'inizio del Fyre Festival, i Blink-182 dichiararano che non sarebbero stati presenti all'evento e invitarono i loro fan a non andarci. Tuttavia, in molti non ascoltarono queste dichiarazioni e si fidarono degli organizzatori. Ebbene, le tanto sponsorizzate ville erano in realtà le tende che potete vedere qui sotto e, visto che la notte aveva piovuto, i cuscini e i "letti" erano completamente bagnati. Oltre a questo, McFarland non aveva organizzato abbastanza voli e trasporti per il ritorno e quindi le persone non potevano nemmeno tornare a casa.

I pasti erano tutti forniti dall'Exuma Point Resort, un locale che ha dovuto preparare circa 1000 pasti al giorno per i partecipanti al festival. La proprietaria Maryann Rolle ha anche più volte dichiarato di non essere stata pagata e infatti è stata aperta una campagna di crowdfunding in suo favore su GoFundMe. Billy McFarland ha ovviamente subito diverse denunce in seguito ed è stato condannato a 6 anni di carcere e al risarcimento di 26 milioni di dollari. Attualmente si trova nel carcere di FCI Otisville, dove sta scontando la sua pena.

Abbiamo solamente sfiorato la punta dell'iceberg della questione Fyre Festival e vi invitiamo a vedere uno dei succitati documentari per ulteriori informazioni. In ogni caso, questa situazione ci ricorda ancora una volta come spesso quello che vediamo su Instagram e sui social network in generale sia un mondo costruito a tavolino, che spesso in realtà non esiste. Ovviamente questo è un caso limite, ma avete capito di cosa stiamo parlando.

Instagram vs realtà: Fyre Festival è uno dei più grandi disastri mediatici della storia