Intel: i chip ASIC per il mining alimenteranno un'enorme farm di Bitcoin da 48 Megawatt

Intel: i chip ASIC per il mining alimenteranno un'enorme farm di Bitcoin da 48 Megawatt
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I primi rumor sui chip ASIC di Intel per il mining sono comparsi in rete solo un paio di giorni fa, ma pare che nelle ultime ore il chip "Bonanza Mine" abbia fatto registrare un acquirente di rilievo nel mondo dei miner di criptovalute, mostrando dunque come il mercato crypto abbia particolarmente apprezzato la mossa di Intel.

Il nuovo chip, chiamato da Tom's Hardware "Bonanza Mine" per via del suo impiego esclusivo nel mining, dovrebbe essere presentato a breve da Intel, probabilmente nel corso della conferenza ISSCC che si terrà tra il 20 e il 24 febbraio prossimi. A quanto pare, il chip avrà caratteristiche perfette per il mining ad alta efficienza e basso voltaggio.

Fox Business riporta che il primo grande acquirente del chip sarà GRIID, una startup americana specializzata nel mining, che proprio tra pochi giorni dovrebbe entrare nell'indice NYSE, quotandosi presso la borsa di New York. A quanto pare, GRIID avrebbe firmato un accordo con Intel per ottenere elevate quantità dei suoi chip ASIC "BMZ2", che dovrebbero essere proprio i chip "Bonanza Mine" di cui parla Tom's Hardware.

La notizia sembra essere arrivata a Fox Business per mano della stessa GRIID, che ha incluso i chip BMZ2 di Intel nei propri piani di sviluppo per il 2022, in particolari in quelli relativi ad un enorme centro per il mining di criptovalute su scala industriale, che dovrebbe consumare addirittura 48 Megawatt di potenza. A quanto pare, comunque, GRIID non userà solo i chip di Intel, ma avrebbe dei contratti con Bitmain e MicroBT, altri produttori di ASIC per il mining.

Il progetto di GRIID, inoltre, dà anche maggiori informazioni sulla data di uscita dei chip BMZ2, poiché riporta che "GRIID è entrata in un contratto di rifornimento definitivo con Intel, che garantirà gli ASIC che dovrebbero permetterci di crescere ulteriormente nel prossimo anno anno. L'ordine iniziale sarà consegnato nel 2022, mentre GRIID avrà accesso ad una parte significativa di tutto il volume prodotto in futuro da Intel".

Il mining dei Bitcoin, comunque, è al momento una pratica controversa per via dei problemi energetici che esso impone: gli elevati consumi di elettricità delle farm di Bitcoin e di altre criptovalute, infatti, sono il motivo per cui la Cina ha reso illegali i Bitcoin e molte altre monete digitali, mentre di recente anche l'Unione Europea si è scagliata contro i miner per questioni energetiche.