Intel ai ferri corti con la politica americana: la produzione di chip si sposta in Europa?

Intel ai ferri corti con la politica americana: la produzione di chip si sposta in Europa?
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I rapporti tra Intel e il Governo degli Stati Uniti d'America sembrano essere a rischio. A inizio gennaio, Intel ha avviato i lavori per una Fab in Ohio, grazie soprattutto ai finanziamenti per il settore del chipmaking promessi da Washington: l'azienda, in particolare, avrebbe investito 20 miliardi di Dollari nella fabbrica.

A irritare i vertici di Intel, secondo quanto riporta il Washington Post, sarebbero i ritardi nell'approvazione dell'USICA, o US Innovation and Competition Act, che tutelerebbe Intel dalla competizione di altri produttori provenienti dall'estero sul mercato americano e fornirebbe all'azienda enormi finanziamenti per la creazione di nuovi impianti produttivi negli Stati Uniti. Addirittura, stando al Washington Post, Intel sarebbe pronta a trasferire in massa i fondi destinati alla Fab dell'Ohio verso l'Europa, qualora il Congresso fallisse nell'approvazione dell'USICA.

Il CEO di Intel Pat Gelsinger, in particolare, ha detto che "abbiamo spiegato chiaramente a tutti i senatori e i rappresentanti che, se l'USICA non dovesse passare, cambieremo i nostri piani. l'Unione Europea si sta muovendo molto aggressivamente ed è pronta a fornirci incentivi qualora dovessimo decidere di andare avanti con loro". In effetti, l'UE avrebbe già proposto a Intel fondi per 43 miliardi di Dollari qualora decidesse di spostare parte della produzione in Europa: non a caso, Intel vorrebbe "scrivere la storia" del chipmaking europeo con enormi investimenti nel settore.

Se l'USICA venisse approvato per tempo, però, gli Stati Uniti farebbero una "contro-offerta" al produttore di Santa Clara per un totale di 52 miliardi di Dollari, superando la cifra promessa dall'UE. Al momento, tuttavia, l'atto è fermo al Congresso di Washington, poiché il Partito Repubblicano e quello Democratico non sarebbero ancora riusciti a trovare un accordo a riguardo.

Nelle scorse ore, per rendere più realistiche le proprie minacce, pare che Intel abbia posticipato a data da destinarsi la cerimonia di inaugurazione dei lavori della Fab in Ohio, che da sola creerebbe 3.000 posti di lavoro legati a Intel e altri 7.000 nel settore delle costruzioni per la realizzazione dell'impianto. Secondo le stime, la fabbrica potrebbe portare con sé anche decine di migliaia di nuovi impieghi nelle zone limitrofe.