Intel Xe-HPG DG2 appare nei primi benchmark: competerà con la RTX 3070?

Intel Xe-HPG DG2 appare nei primi benchmark: competerà con la RTX 3070?
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A poco più di un mese dal leak delle specifiche tecniche delle GPU Intel Xe-HPG DG2, ora in rete sono trapelate le prime informazioni relative ai benchmark del medesimo chip grafico che, sorprendentemente, potrebbe garantire un debutto già sufficientemente competitivo alla società di Pat Gelsinger contro i due rivali AMD e NVIDIA.

Secondo il tipster TUM_APISAK e quanto da lui postato su Twitter, infatti, le due SKU di prossima generazione sembrerebbero essere in grado posizionarsi tra la GTX 1650 e la RTX 3070. Detto così è molto vago, dato che c’è una variazione di prestazioni notevole, ma è perché parliamo rispettivamente di 448 Execution Units (EU) e 128 EU.

Il primo chip citato sarà basato su die DG2-512 EU ridotto a 448 che, nei primi test, ha registrato velocità di clock (non è noto se media, massima o base) di circa 1,8 GHz e prestazioni simili alla NVIDIA RTX 3070 (che è il 5% più veloce) e alla RX 6700 XT che è l’8% più veloce. Possiamo aspettarci, quindi, che il chip da 512 EU competerà direttamente con RTX 3070 Ti e RX 6700 XT.

D’altro canto, invece, la SKU a 128 EU dalla velocità di clock pari a 1,9 GHz risulterebbe essere il 12% più veloce della GeForce GTX 1650 e verrà proposta con ogni probabilità come alternativa low-cost per approcciarsi al gaming senza i benefici di ray tracing e altre feature d’ultimissima generazione. Queste ultime, però, non vanno escluse per la gamma di GPU di fascia medio-alta in quanto abbiamo già visto come Intel stessa abbia confermato il suo interesse per la tecnologia FidelityFX Super Resolution di casa AMD.

In ogni caso, questi numeri diffusi dai tipster vanno sì presi con le pinze, ma potenzialmente indicano l’interesse di AMD di non puntare subito al massimo, piuttosto quello di debuttare “con cautela” e proporre alternative alla generazione attuale soprattutto in un periodo di carenza generale di unità sul mercato. Proprio questo problema, infatti, potrebbe garantire un margine di successo a Intel e alle sue nuove schede grafiche.