L'intelligenza artificiale che aiuta i linguisti a tradurre le lingue estinte

L'intelligenza artificiale che aiuta i linguisti a tradurre le lingue estinte
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I ricercatori del MIT hanno creato un nuovo sistema che utilizza l'apprendimento automatico per aiutare i linguisti a decifrare linguaggi ormai persi nel tempo. La maggior parte delle lingue che sono esistite sulla Terra, infatti, sono considerate indecifrabili. Ed è qui che entra in gioco l'intelligenza artificiale.

Le sfide che i linguisti devono affrontare sono molte, inclusa la mancanza di paragoni per molte di queste lingue estinte. Alcune, inoltre, mancano anche di divisori come spazi e punteggiatura. Da questo punto di vista, alcuni ricercatori del MIT hanno recentemente fatto un passo avanti nella decifrazione di questi alfabeti sconosciuti.

Un nuovo sistema inventato da loro è stato in grado di decifrare automaticamente una lingua morta senza richiedere una conoscenza avanzata della sua relazione con altre lingue. Gli scienziati dietro al progetto hanno l'obiettivo finale di essere in grado di decifrare gli alfabeti che da tempo immemore risultano indecifrabili.

L'intelligenza artificiale si basa su sette principi basati su approfondimenti linguistici storici. Questi principi sostengono che le lingue generalmente si evolvono solo in modi prevedibili, che raramente aggiungono o eliminano un intero suono ed è probabile che si verifichino sostituzioni di quest'ultimi. Ad esempio, una parola con una "P" in una lingua principale può trasformarsi in una "B" in una lingua discendente, ma è improbabile che diventi una "K" a causa del divario di pronuncia.

Utilizzando questi vincoli linguistici i ricercatori del MIT hanno sviluppato un algoritmo di decifrazione di queste lingue ormai scomparse. Se dovesse dare buoni risultati, potrebbe diventare uno strumento imprescindibile per tutti i linguisti della Terra.