Intelligenza artificiale salva e rinnova il film più vecchio del mondo

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Il potenziale dell’intelligenza artificiale è stato mostrato per l’ennesima volta dallo YouTuber Denis Shiryaev, il quale ha utilizzato un insieme di reti neurali per rinnovare il film più vecchio del mondo colorandolo, ingrandendo i fotogrammi e sfruttando algoritmi per renderlo un flusso di immagini realistico.

Il film originale si chiama Roundhay Garden Scene ed è nato per mano dell’inventore francese Louis Le Prince il 14 ottobre 1888: in esso si possono vedere quattro persone (i suoceri Joseph e Sarah Whitley, il figlio Adolphe e Harriet Hartley) camminare in un cerchio in un giardino di proprietà della famiglia Whitley, residenti vicino alla città inglese di Leeds. Questo filmato è riconosciuto come il primo insieme di immagini in movimento su pellicola, è in bianco e nero, ha una durata di appena un paio di secondi ed è stato girato a 12 fotogrammi al secondo.

Nel processo di rinnovamento del film, disponibile nel sito web dello Science Museum UK, Shiryaev ha tagliato, allineato e stabilizzato i singoli fotogrammi; successivamente ha modificato i livelli di luminosità e sistemato alcuni piccoli difetti e danni presenti nel film; e infine, grazie alle reti neurali, ha aumentato la risoluzione, colorato le scene e riempito gli spazi vuoti con fotogrammi generati dall’intelligenza artificiale per rendere il film molto più coerente e realistico. Il prodotto finale conta 250 fotogrammi (rispetto ai 20 iniziali) riprodotti a 60fps, e ha anche una musica di sottofondo per dare un po’ più di profondità al filmato.

Questo documento storico è inoltre circondato da un alone di mistero: dieci giorni dopo la conclusione del lavoro di Louis Le Prince, Sarah Whitley è morta all’età di 72 anni; l’inventore francese invece è scomparso in circostanze misteriose il 16 settembre 1890 durante un viaggio da Digione a Parigi. Altri dettagli storici per soddisfare la vostra curiosità: Van Gogh era ancora vivo quando venne filmata questa scena e la Torre Eiffel era ancora in fase di costruzione.

Ma l’intelligenza artificiale non viene usata solo per rinnovare l’arte: uno studente americano ha usato GPT-3, il re delle grandi reti neurali prodotto da OpenAI, per creare contenuti da pubblicare in un blog spacciandosi per essere umano, illudendo moltissimi lettori.