L'interessante teoria della stupidità: dobbiamo temere più gli stupidi che i malvagi

L'interessante teoria della stupidità: dobbiamo temere più gli stupidi che i malvagi
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Per il filosofo Dietrich Bonhoeffer, protagonista della resistenza al Nazismo, lo stupido è spesso più pericoloso del malvagio. Ed è da qui che partono gli assiomi fondamentali dell'interessante "teoria della stupidità" di Bonhoeffer.

Il male, secondo il filosofo, spesso è noto e il bene del mondo può radunarsi per difenderlo e combatterlo: "si può protestare contro il male; può essere esposto e, se necessario, prevenuto con l'uso della forza. Il male porta sempre in sé il germe della propria sovversione."

La stupidità è invece un problema diverso: siamo collettivamente molto più tolleranti nei suoi confronti e la maggior parte di noi non la prende sul serio. Secondo Bonhoeffer discutere con lo stupido non serve, poiché quando si trova di fronte a fatti che non possono essere confutati scatta e si scaglia - ovviamente non in senso figurato.

La stupidità può essere innocua, certo, ma il problema è che spesso va di pari passo con il potere (e può causare danni). A questo proposito Bonhoeffer scrive: "A un'osservazione più attenta, diventa evidente che ogni forte aumento di potere nella sfera pubblica, sia esso di natura politica o religiosa, infetta gran parte dell'umanità con la stupidità".

L'argomentazione del filosofo, quindi, è che la stupidità dovrebbe essere considerata peggiore del male... poiché ha un potenziale molto maggiore di danneggiare le nostre vite. "Fa più male un potente idiota che una banda di intriganti machiavellici. Sappiamo quando c'è il male e possiamo negargli il potere, ma la stupidità è molto più difficile da estirpare", afferma infine Bonhoeffer.

Voi che ne pensate? A questo proposito non possiamo non citare il curioso effetto Flynn.