L'intervento di Elon Musk alla conferenza Satellite 2020: da Starship a Starlink

L'intervento di Elon Musk alla conferenza Satellite 2020: da Starship a Starlink
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Durante la conferenza Satellite 2020, che si tiene a Washington dal 9 al 12 marzo 2020, Elon Musk ha raccontato al pubblico la sua opinione sui viaggi spaziali. Il miliardario ha espresso a voce alta i pericoli dei veicoli spaziali che ristagnano nell'orbita terrestre bassa.

L'orbita terrestre bassa si trova tra l'atmosfera e le fasce di van Allen, ossia tra 160 e 2000 chilometri sopra la superficie terrestre. Al suo interno possiamo trovare tantissimi satelliti, compresa la Stazione Spaziale Internazionale. Secondo l'uomo, per evitare che troppi oggetti ristagnino in questo luogo, il futuro del trasporto spaziale ha bisogno di "un'intera nuova architettura", come ad esempio i razzi riutilizzabili.

Starship di SpaceX, infatti, è stata progettata seguendo questo obiettivo. Quando completamente funzionante, l'astronave potrà essere rilanciata entro un'ora dall'atterraggio. Musk prevede di lanciare l'enorme veicolo spaziale su tre voli al giorno.

Durante il suo intervento alla conferenza, l'uomo ha anche toccato l'argomento "Starlink", che ha l'obiettivo di lanciare 30.000 satelliti per fornire servizi Internet in tutte le parti del mondo. L'intero progetto potrebbe portare a 30 miliardi di dollari di entrate. Tuttavia, la comunità scientifica è preoccupata perché un tale numero di satelliti potrebbe danneggiare le osservazioni astronomiche e cambiare il modo in cui il pubblico vede il cielo notturno con i propri occhi. Nel suo intervento, Musk ha insistito sul fatto che Starlink non avrà alcun impatto sulle osservazioni scientifiche.

"Sono fiducioso che non provocheremo alcun impatto sulle scoperte astronomiche", afferma il miliardario. "Zero, questa è la mia previsione. Adotteremo misure correttive se è al di sopra di questo numero." Il CEO di SpaceX ha anche affermato che la società "sta effettivamente lavorando con membri senior della comunità scientifica e astronomi per ridurre al minimo il potenziale di riflessione dei satelliti", per assicurarsi che le osservazioni astronomiche non vengano colpite.