Ipertensione: Una nuova tecnica apre la strada alla diagnosi precoce

Ipertensione: Una nuova tecnica apre la strada alla diagnosi precoce
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Un nuovo studio pubblicato su Biosensors mostra l'innovativo lavoro di un team di scienziati russi nello sviluppare un nuovo strumento per la diagnosi precoce dell'ipertensione. Utilizzando un particolare tipo di spettroscopia, sono riusciti a rilevare i cambiamenti molecolari indotti nelle cellule del sangue, già nelle prime fasi della malattia.

Purtroppo, le malattie cardiovascolari sono una vera e propria piaga sanitaria, essendo la principale causa di morte a livello globale. L'ipertensione, d'altronde, è uno dei fattori di rischio più importanti di tali patologie, portando all'ipossia d'organo ed a gravi conseguenze, come insufficienza cardiaca, ictus, vasculopatia e nefropatia.

Condizioni ipossiche possono verificarsi come risultato di alterazioni indotte dall'ipertensione nella struttura dei vasi o da cambiamenti anormali nell'affinità dell'emoglobina con l'ossigeno, portando ad una ridotta capacità di quest'ultima di trasportare e rilasciare ossigeno nei tessuti periferici.

Questo denota la fondamentale importanza dell'identificazione e monitoraggio di tali cambiamenti che si verificano a livello cellulare, poiché potrebbero aiutare a sviluppare nuovi strumenti per una diagnosi precoce ed un trattamento mirato e personalizzato.

Per questo motivo un team internazionale e multidisciplinare di scienziati del NUST MISIS, dell'Università statale di Mosca, dell'Istituto di fisica e tecnologia di Mosca e dell'Università di Copenaghen, ha proposto un nuovo approccio per lo studio selettivo dell'emoglobina negli eritrociti con la "spettroscopia Raman" utilizzando una soluzione colloidale di nanoparticelle d'argento e superfici nanostrutturate.

Questo particolare tipo di spettroscopia, che è anche detta "spettroscopia di scattering Raman", è una tecnica di analisi chimica dei materiali, basata sul fenomeno di diffusione di una radiazione elettromagnetica, capace di fornire informazioni dettagliate sulla struttura chimica, le fasi, la polimorfia e le interazioni molecolari.

Georgi Maksimov, docente presso il Dipartimento di Fisica dei Materiali dell'Università MISIS, ha così spiegato la loro nuova tecnica: "Abbiamo sciolto 0,3 g di nitrato d'argento in 40 ml di acqua, seguito dall'aggiunta di 30 ml di soluzione di idrossido di sodio al 20%. La sostanza risultante è stata quindi aggiunta a 5 ml di 25% ammoniaca acquosa e 25 ml di acqua. La soluzione ottenuta è stata infine spruzzata sulla superficie dei vetrini e sottoposta a trattamento termico".

Utilizzando poi la spettroscopia Raman (SERS), i ricercatori sono stati in grado di rilevare i cambiamenti nelle proprietà degli eritrociti dei ratti ipertesi, come una diminuzione della fluidità della loro membrana plasmatica, a causa dell'aumento del livello di colesterolo che porta ad una diminuzione della fluidità della membrana ed a cambiamenti nella funzione degli eritrociti stessi.

Secondo gli scienziati, questa nuova tecnica basata sull'impiego della SERS potrà essere utilizzata per sviluppare nuovi strumenti diagnostici capaci di rilevare patologie precoci e valutare i risultati del trattamento nelle malattie cardiovascolari.

A proposito di pressione alta, sapete che camminare riduce il rischio di ipertensione? Anche solo per 30 minuti al giorno! Perché non provare? Inoltre, in futuro potrebbe arrivare anche un cerotto tecnologico per monitorare la pressione. La ricerca non si ferma.

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