Iran fallisce il lancio di un satellite. Copertura per programma missilistico?

Iran fallisce il lancio di un satellite. Copertura per programma missilistico?
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Ieri l'Iran non è riuscito a mandare in orbita con successo un satellite usando il suo razzo Safir. Il Paese arabo sta da tempo investendo in un suo programma spaziale, nel 2013 testò una razzo con a bordo una scimmia viva. Ma per alcuni funzionari statunitensi è tutta una copertura per finanziare il programma missilistico del Paese.

Tra questi anche Mike Pomoeo, Segretario di Stato dell'amministrazione Trump (l'equivalente del Ministro dell'Interno), convinto che l'Iran stia usando il programma spaziale come pretesto per investire nelle tecnologie missilistiche necessarie per colpire bersagli a lunga gittata.

Ad ogni modo, si tratta di una tesi non condivisa dal Pentagono e dalle Intelligence statunitensi.

L'Iran sta sviluppando un programma spaziale dal 2005, ma, ad oggi, non sono stati registrati traguardi particolarmente significativi. L'incidente recente, testimonia peraltro come la tecnologia dietro ai razzi Safir, ormai giunti alla loro terza versione, sia ancora rudimentale e non adeguata per soddisfare le ambizioni dello Stato arabo.

Il Safir, tra il 2009 e il 2019, è stato testato otto volte, ma solo quattro lanci sono stati completati con successo. Peraltro secondo le fonti statunitensi non sarebbe dovuto nemmeno esistere una versione tre del razzo, dunque, come nota Popular Mechanics, o le informazioni ottenute dai funzionari americani non sono corrette, o la tecnologia dietro al lancio fallito è estremamente recente.

Nessun tipo di impedimento internazionale proibisce al Paese, che sostiene di aver mandato in orbita, con successo, due scimmie, di sviluppare un programma di missioni nello Spazio.

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