Istituti italiani creano i tatuaggi hi-tech: serviranno per i test diagnostici

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Parliamo oggi di un interessante progetto italiano realizzato dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, dall'Università Statale di Milano e dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: i tatuaggi hi-tech per effettuare test diagnostici.

Essi vengono stampati con inchiostri biocompatibili che vanno a creare una specie di "seconda pelle" e sono in grado di trasmettere segnali elettrici per ben tre giorni. Una volta finito il loro tempo di utilizzo, i tatuaggi hi-tech possono essere rimossi semplicemente utilizzando acqua e sapone. Essi vengono stampati su carta e "trasferiti" mediante un'apposita stampante a getto che utilizza inchiostro in grado di condurre l'elettricità. Gli elettrodi possono essere applicati anche a parti sensibili del corpo come il volto.

Il tutto è stato pubblicato anche sulla rivista Advanced Science e sta già facendo il giro del mondo. Laura Ferrari, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha dichiarato in merito: "Il nostro obiettivo per il futuro è continuare a fare ricerca per realizzare elettrodi tatuabili wireless con transistor integrati, per avere ricezione e amplificazione del segnale nello stesso dispositivo".

Inoltre, Francesco Greco ha affermato: "Il campo della cosiddetta epidermal electronics, ossia dei dispositivi elettronici da indossare a diretto contatto con la pelle, è un campo di ricerca in fortissima espansione. I nostri elettrodi a tatuaggio, grazie alla scelta dei materiali e al processo di stampa, rappresentano uno sviluppo interessante anche perché sono a basso costo e facili da applicare e utilizzare".

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