Italiani che uccidono altri italiani: il massacro di Sant'Anna di Stazzema

Italiani che uccidono altri italiani: il massacro di Sant'Anna di Stazzema
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Il 12 agosto 1944, in provincia di Lucca, si consumò uno degli episodi più tragici per noi italiani: la strage di Sant'Anna di Stazzema. Ahinoi, durante il secondo conflitto mondiale, ci schierammo dalla parte sbagliata e molti soldati italiani presero parte a campagne abominevoli, come quelle intraprese dalla divisione SS tedesca “Das Reich”.

Gran parte del gruppo di soldati della divisione “Das Reich” erano italiani e, sotto vessilli nazisti, commisero uno dei massacri più atroci della Seconda Guerra Mondiale. Essi uccisero oltre 500 civili che non c’entravano nulla con la guerra; ergo, le principali vittime furono donne e bambini. L’operazione durò diverse ore e il rumore dell’artiglieria si placò solo quando il villaggio di Sant’Anna fu completamente raso al suolo.

I sopravvissuti ricordano che i soldati tedeschi entrarono nel villaggio urlando a squarciagola e sparando a destra e a manca, senza aver premura degli innocenti in loco: uccisero tutti, senza fare nessuna distinzione. Mentre alcuni furono ammazzati all’interno delle loro abitazioni, nel tentativo di nascondersi, altri sono stati radunati e fucilati in pubblica piazza.

Sebbene la titolarità della vicenda sia da attribuire alle SS, molti furono gli italiani che avevano delle responsabilità durante il massacro di Sant’Anna di Stazzema. Solo dopo tantissimo tempo le autorità tedesche hanno condannato il crimine di guerra; mentre il tribunale italiano, invece, ha condannato a pene detentive alcuni ex-soldati italiani che hanno preso parte all’operazione.