Jim Carrey contro Facebook: "cancelliamoci tutti, accetta finanziamenti dalla Russia"

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Attacco frontale di Jim Carrey a Facebook. Il famoso attore, infatti, attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter ha annunciato di aver chiuso il suo account Facebook ed ha invitato i suoi seguaci a seguire le proprie orme, in quanto secondo lo stesso la società di Mark Zuckerberg avrebbe accettato finanziamenti dalla Russia.

L'attore di The Mask sostiene che la compagnia di Mark Zuckerberg negli scorsi anni abbia ricevuto finanziamenti dal Cremlino sotto forma di pubblicità, durante la campagna elettorale americana che ha portato all'elezione di Donald Trump. Dichiarazioni che arrivano dopo che di recente, a ridosso della conference call tenuta per annunciare i risultati finanziari e nel corso delle audizioni tenute al senato americano, Facebook ha annunciato che più di 126 milioni di persone hanno visto la pubblicità pagata da alcune organizzazioni russe allo scopo di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali americane.

Carrey, inoltre, ha anche annunciato di aver messo in vendita le azioni della compagnia di Zuckerberg che erano precedentemente nel suo portafoglio, ed ha invitato i colleghi investitori a fare lo stesso.

In una serie di tweet inviati, l'attore sostiene che "Facebook non sta facendo abbastanza per rimediare il suo comportamento scorretto: è per questo che incoraggio tutti gli altri investitori che hanno a cuore il futuro della nostra nazione a fare lo stesso #unfriendfacebook".

Repubblica riporta anche un comunicato che Carey avrebbe inviato ad una TV americana, in cui sostiene che gli utenti Facebookdovrebbero pretendere più controlli da parte dei proprietari di social media. La facilità di accesso alle diverse piattaforme dovrebbe essere regolata in maniera molto più responsabile. Gli investitori dovrebbero trasformarsi in attivisti: il mondo ha bisogno di capitalismo con una coscienza. Perché mentre l'America ha potuto per molto tempo contare su un vantaggio geografico evidente, ora i social media permettono cyber-ponti di cui si avvalgono persone che non coltivano i nostri stessi interessi e noi glielo permettiamo. Nessun muro potrà mai proteggerci, in questo senso".

Da Facebook però non è arrivata ancora nessuna risposta.