John McAfee accusato di frode per uno schema legato alle criptovalute

John McAfee accusato di frode per uno schema legato alle criptovalute
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John McAfee, il creatore del noto antivirus, non è di certo nuovo ai problemi giudiziari. L'eccentrico programmatore ha infatti avuto una vita particolarmente "caotica", finendo spesso al centro dell'attenzione. Questa volta, McAfee è accusato di frode per uno schema relativo alle criptovalute.

Più precisamente, stando anche a quanto riportato da The Verge e Gizmodo, il creatore del noto antivirus avrebbe utilizzato la piattaforma Twitter per spingere i suoi sostenitori a investire in criptovalute, mettendo in atto uno schema "pump and dump". In parole povere, stando alle accuse, l'eccentrico milionario avrebbe cercato di creare condizioni vantaggiose, ovviamente per lui e i suoi soci, andando a influire sul valore delle criptovalute coinvolte.

Per farla ancora più semplice, dopo aver spinto i propri follower a investire in criptovalute come Dogecoin e Reddcoin, McAfee e Jimmy Gale Watson Jr, ovvero il suo Executive Advisor e bodyguard, avrebbero venduto quanto in loro possesso dopo che il prezzo era aumentato. Questo metodo avrebbe fatto "fruttare" alle due persone coinvolte guadagni per quasi due milioni di dollari.

A quanto pare, McAfee e il suo bodyguard avrebbero effettuato "dichiarazioni false e fuorvianti" per spingere gli utenti a investire, senza mai rivelare le loro "reali intenzioni". L'eccentrico milionario avrebbe promosso le criptovalute affermando di non avere alcuna partecipazione in esse. Stando alle accuse, le cose non sarebbero andate così, dato che McAfee ne avrebbe fatto "scorta" in anticipo. Tutto sarebbe accaduto tra dicembre 2017 e ottobre 2018.

John McAfee accusato di frode per uno schema legato alle criptovalute