Jony Ive, intervistato da Charlie Rose, svela alcuni retroscena sul design dei prodotti Apple

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L'importanza che riveste Jony Ive in Apple è nota a tutti. Il pupillo di Steve Jobs, infatti, secondo molti sarebbe la seconda personalità più influente del colosso di Cupertino, secondo solo a Tim Cook.

Di recente, il guru del design è stato intervistato da Charlie Rose, ed ha discusso della filosofia che c'è dietro la creazione dei prodotti Apple ed in generale la ragion d'essere di una grande società come quella di Cupertino.
Ive ha iniziato la chiacchierata parlando del mondo in cui ha incontrato Steve Jobs, durante un periodo molto difficile per la compagnia. I due hanno condiviso le rispettive esperienze in un laboratorio di progettazione che al momento si occupa dei prototipi dei prodotti.
Il capo del design ha sottolineato ancora una volta l'ossessione di Jobs nei confronti dei dettagli, un aspetto condiviso anche da lui e che ha contribuito a creare un rapporto di forte amicizia tra i due.
Jony Ive descrive se stesso come “la prima persona ad alzare la mano sia quando qualcosa mi sembra sia sbagliata che giusta”, una filosofia che l'ha portato a respingere molte idee provenienti anche da dirigenti superiori ma che hanno permesso alla squadra di risparmiare enormi quantità di tempo e fatica.
Ive ha affermato che la sua caratteristica principale è la creatività: “mi sento parte dell'artista, parte del progettista, parte dell'ingegnere, parte del costruttore, parte dell'artigiano. Penso sia un mix fondamentale”.
Il dirigente afferma che alla fine della giornata, il consumatore non conosce le enormi innovazioni tecniche che ci sono dietro un prodotto, ma guarda il profondo senso di cura che vi è presento. E questo fa la differenza.