L'AGCOM diffida Amazon, "è un operatore postale" e deve comportarsi di conseguenza

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Altra stangata da parte dell'AgCom nei confronti degli operatori della Silicon Valley. Quest'oggi è toccato ad Amazon che secondo il garante non sarebbe solo un gigante della vendita online, ma anche un "operatore postale", e quindi deve comportarsi di conseguenza.

L'Autorità ha inviato una diffida formale agli americani per spingerli a chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico l'autorizzazione per agire come operatore postale a tutti gli effetti.

Nella documentazione spedita ai dirigenti, si legge che "in base alle informazioni e dagli elementi acquisiti, l’Autorità rileva che il servizio di recapito ai destinatari dei prodotti acquistati sul c.d. marketplace, è offerto e gestito sul territorio nazionale da società riconducibili ad Amazon EU S.R.L. A giudizio dell’Autorità, il servizio svolto da queste società, al pari di quelli svolti dai principali corrieri espresso utilizzati da Amazon, è qualificabile come servizio postale, in base alla normativa di settore (nazionale e dell’Unione europea)".

Nella fattispecie, gli studi effettuati dai commissari hanno rivelato che quella di Amazon è a tutti gli effetti un servizio postale, "in particolare il servizio di consegna che ha ad oggetto prodotti offerti direttamente dai venditori e recapitati ai clienti finali attraverso società controllate da Amazon, nonché il servizio di recapito presso gli armadietti automatizzati (c.d. locker) svolto da società del Gruppo Amazon".

Amazon dovrà mettersi in regola entro e non oltre quindici giorni dalla ricezione dell'avviso, periodo entro cui dovrà applicare i contratti di lavoro dedicati.