L'allarme di McAfee: "nel 2019 i malware potrebbero essere ovunque"

L'allarme di McAfee: 'nel 2019 i malware potrebbero essere ovunque'
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Non solo Mobile World Congress in questo lunedì di Febbraio. McAfee ha infatti pubblicato il nuovo Mobile Threat Report, in cui evidenzia un aumento preoccupante delle applicazioni malevole e delle attività di cripto-mining, ma lancia anche un allarme: nel 2019 i malware potrebbero essere ovunque.

In particolare, la previsione è stata effettuata sulla base del rapporto dello scorso anno in cui la società di ricerca evidenziava un aumento delle minacce nei confronti di dispositivi mobili e dell'internet of things.

McAfee punta anche all'aumento delle backdoor nelle applicazioni mobili, dei trojan bancari e delle attività di mining di criptovalute, e sostiene di aver trovato oltre 20 applicazioni maligne sugli app store.

La tendenza preoccupante è evidenziata dalla crescita di applicazioni finte, che mascherano malware o miner di criptovalute. Nel rapporto si legge che il numero è aumentato da 10.000 a 65.000 da giugno a dicembre 2018. Alcune di queste erano mascherate da versioni beta di titoli mobili, ed avevano lo scopo di fare da esca per i meno esperti, che vengono incitati ad effettuare il download delle presunte build "complete" tramite link esterni.

Un'applicazione finta infatti può essere usata come veicolo per la pubblicazione di annunci o per l'installazione di malware nascosti.

E proprio questo aumento potrebbe far diventare il 2019 l'anno del "malware everywhere". Ciò vuol dire che i virus e trojan potrebbero attaccare non solo PC e smartphone, ma anche assistenti vocali e gadget dell'internet of things.

McAfee osserva infatti che ad oggi sono presenti oltre 25 milioni di assistenti vocali in uso in tutto il mondo, che vengono utilizzati per controllare il riscaldamento casalingo, le luci ed altro e sono nevralgici anche per la sicurezza domestica. I principali vettori per la compromissione dei gadget saranno i router, gli smartphone e tablet, che restano vulnerabili in quanto spesso gli utenti scelgono password poco sicure che possono essere scoperte facilmente e che forniscono ai malviventi accesso ai permessi di root o admin. L'obiettivo finale dei cyber criminali resta comunque il denaro: "dalla costruzione di botnet, al furto delle credenziali bancarie, alle frodi o ai ransomware, l'obiettivo finale è comunque ottenere un guadagno" si legge nel rapporto.