L'altra faccia dei selfie: 259 persone morte negli ultimi sei anni

L'altra faccia dei selfie: 259 persone morte negli ultimi sei anni
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C'è un'altra faccia dei Selfie che è stata studiata solo di recente e che mostra un aspetto pericoloso della moda del momento. Negli ultimi anni, infatti, è stato registrato un aumento dalle così dette morti provocate dagli autoscatti, il che sta diventando un problema serio.

Lo studio, pubblicato sull'edizione recente del Journal of Family Medicine and Primary Care chiede l'istituzione delle così dette "no selfie zones" nelle aree pericolose come le cime montuose, edifici alti e corpi idrici, allo scopo di scongiurare le morti.

Un gruppo di ricercatori infatti hanno scoperto che negli ultimi sei anni sono morte 259 persone in tutto il mondo a causa di incidenti collegati ai selfie. Un aspetto preoccupante è dato dal fatto che l'età media dei defunti era di 23 anni, quindi si trattava di persone anche molto giovani. Il 70% invece erano maschi.

La maggior parte delle morti da selfie sono avvenute in incidenti legati ad annegamento, incendio e cadute. L'annegamento è stata la causa più comune: molte persone sono state spazzate via dalle onde su una spiaggia o sono morte a causa del rovesciamento di una barca mentre stavano tentando di fare un selfie. Altri invece sono morti investiti da un treno nel tentativo di acquisire un autoscatto. Non sono mancate le morti causate da animali, elettrocuzioni ed armi da fuoco.

Il numero più alto di incidenti è stato registrato in India, seguito da Russia, Stati Uniti e Pakistan. Negli USA la maggior parte delle morti è stato causato da armi da fuoco.

Alla base di tutto c'è, secondo gli studiosi, il desiderio di "essere cool" e postare foto sui social allo scopo di ottenere like.