L'Antitrust multa Apple e Samsung per obsolescenza programmata. Primo caso mondiale

L'Antitrust multa Apple e Samsung per obsolescenza programmata. Primo caso mondiale
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Stangata da parte dell'Antitrust Italiano ad Apple, multata per dieci milioni di Euro, e cinque per Samsung. Una prima assoluta a livello mondiale, in quanto nelle motivazioni si legge che le due società hanno rilasciato aggiornamenti software allo scopo di rendere più vecchi gli smartphone ed incentivare l'acquisto dei nuovi.

Secondo il Garante le due compagnie hanno violato gli articoli 20, 21, 22 e 24 del Codice di Consumo. I commissari hanno rilevato che i produttori "hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni", inducendo i consumatori ad acquistare i nuovi dispositivi.

Gli utenti, secondo il Garante, sarebbero stati bombardati da inviti e notifiche a scaricare i software, senza le informazioni adeguate. Di conseguenza, in molti si sono ritrovati con aggiornamenti di sistema che gli smartphone non erano in grado di gestire e che hanno provocato un rallentamento. Non è tutto, perchè nelle motivazioni si legge anche che non sarebbe stato consentito agli utenti di effettuare il downgrade.

Samsung avrebbe indotto i proprietari del Galaxy Note 4 "ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7, senza informare dei gravi malfunzionamenti per il Note 4 dovuti alle maggiori sollecitazioni dell'hardware".

Ad Apple è stata contestata la condotta assunta con iOS 10, con bersaglio le persone che sono state indotte ad installare un aggiornamento sviluppato per iPhone 7. Tali persone, secondo l'AGCOM non sono state informate "delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti - tipo spegnimenti improvvisi - che tale installazione avrebbe potuto comportare. Per limitare tali problematiche, Apple ha rilasciato, nel febbraio 2017, un nuovo aggiornamento (iOS 10.2.1), senza tuttavia avvertire che la sua installazione avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi".

"Inoltre, Apple non ha predisposto alcuna misura di assistenza per gli iPhone che avevano sperimentato problemi di funzionamento non coperti da garanzia legale, e solo nel dicembre 2017 ha previsto la possibilità di sostituire le batterie ad un prezzo scontato" si legge in un altro stralcio.

Alla compagnia di Cupertino è stato anche contestato il caso di BatteryGate, in quanto fino a dicembre 2017 "non ha fornito ai consumatori adeguate informazioni su alcune caratteristiche essenziali delle batterie al lito, quali la loro vita media e deteriorabilità, nonché circa le corrette procedure per mantenere, verificare e sostituire le batterie".

Le due società saranno costrette a pubblicare un avviso sui siti italiani.