L'Australia legalizza i Bitcoin e così attira nuovi investimenti

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L'Australia ha dato la sua benedizione ai Bitcoin, andando a modificare la normativa che li considerava un bene meramente speculativo (con conseguenti super-tasse). Mossa saggia, ora qualcosa comincia a muoversi e -come riporta il Coin Telegraph- stanno arrivando i primi massicci investimenti nella terra dei canguri.

Canberra ha eliminato la Goods and services tax dai Bitcoin lo scorso primo luglio, andando ora a considerare la criptovaluta a corso legale ai fini della tassazione. Quando si discusse di questa possibilità, si legge sempre sul coin telegraph, non erano mancate parole da parte della classe politica australiana che rivelavano una certa ambizione.

"La domanda per l'Australia è questa: vogliamo seguire gli altri o vogliamo dirigere noi?", aveva infatti dichiarato il Senatore Datyari riferendosi al mercato dei Bitcoin. "Le opportunità per il Governo, il mondo accademico e il settore privato sono enormi".

Previsione riuscita, perché effettivamente la lungimiranza del Governo Australiano sta dando i primi frutti. L'affarista Paul Engeman, originario del Queensland e attivo nel settore degli investimenti in oro e altri metalli preziosi, ora ha cominciato a speculare sui bitcoin. Si tratta di un ulteriore segnale positivo per il Paese, che va sicuramente tenuto d'occhio in futuro (assieme a Russia e Cina) per future evoluzioni della scena delle criptovalute.

Nel Paese, leggiamo sempre sul Coin Telegraph, si starebbe sviluppando progressivamente un accettazione sempre maggiore nei confronti della valuta digitale, con sempre più piccole realtà economiche (dai bar alle librerie, fino al settore immobiliare) pronte ad accettare ed effettuare transazioni utilizzando la valuta fortemente decentralizzata.

Foto di Cointelegraph.com