L’FBI dovrà riconsegnare a Kim Dotcom i dati sottratti

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Il Giudice dell’Alta Corte neozelandese Helen Winkelmann, lo stesso che tempo fa ha valutato come illegale il raid nella villa del boss del defunto cyberlocker Megaupload, ha stabilito che l’FBI dovrà restituire a Kim Dotcom tutti i dati sequestrati dal servizio. Gli inquirenti statunitensi dovranno, inoltre, specificare esattamente quali informazioni sono considerate centrali per la richiesta formulata nei confronti dello storico sito; a collaborare dovrà esserci anche la polizia nazionale neozelandese, che dovrà fornire i dati digitali legati a Megaupload non rilevanti ai fini del caso. Secondo la testata Stuff NZ, il giudice Winkelmann avrebbe anche ordinato la distruzione di qualsiasi clone degli hard disk contenenti informazioni di ogni tipo estranee alla vicenda.

A distanza di più di un anno, quindi, si cerca di ristabilire un minimo di equità, ed è sicuramente incredibile che la difesa non potesse sapere su quali prove si basasse l'accusa. Il bizzatto Kim Dotcom, appresa la notizia, ha così scritto su Twitter: "BREAKING NEWS: Alta Corte: l'FBI deve riconsegnare gli hard disk che sono stati illegalmente rimossi dalla Nuova Zelanda e la Polizia neozelandese deve riconsegnarmi i miei dati. Trattasi sicuramente di una buona notizia, anche per gli ex utenti di Megaupload che utilizzavano il servizio in maniera completamente legale, e che si sono visti impossibilitati ad accedere ai rispettivi backup o cartelle archiviate online, dalla chiusura avvenuta nel mese di gennaio del 2012.