L'incredibile ammissione di Facebook: i social network sono un male per le democrazie

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L'impatto dei social network e le democrazie. E' uno dei temi più ricorrenti degli ultimi tempi, e che soprattutto in Italia è diventata di stretta attualità a causa dell'avvicinarsi delle importantissime elezioni Politiche del prossimo 4 Marzo, che porterà al rinnovamento dei due rami del Parlamento.

Facebook, che ha modificato profondamente la propria strategia di mercato, ha voluto affrontare la questione attraverso un post pubblicato sul proprio blog ufficiali, in cui ha affrontato "una serie di questioni difficile".

Alcuni dirigenti ed esperti della società di Mark Zuckerberg hanno valutato l'impatto che i social media potrebbe avere sulle elezioni, anche tramite la diffusione delle bufale. Come sempre, Facebook ha mantenuta la sua autocritica, ed ha affermato senza mezzi termini che "internet potrebbe danneggiare anche una democrazia ben funzionante", senza però portare alcun esempio pratico.

Katie Habart, una delle dirigenti che si occupano del tema, ha affermato che c'è stato un momento esatto in cui Facebook ha iniziato a riconoscere il proprio impatto sulle democrazia, ma ha comunque affermato che "dalla primavera araba a molte elezioni, l'utilizzo dei social network ci è sembrato positivo". "L'ultima campagna presidenziale americana ha cambiato le carte in tavola, con interferenze straniere su Facebook che però avremmo dovuto identificare più velocemente" continua.

In un altro posto, Samidh Chakrabarti, che si occupa dell'impegno civico di Facebook, ha fatto notare i molti aspetti positivi dell'utilizzo di Facebook: secondo lo stesso la piattaforma contribuisce a mantenere informate le persone sulle questioni politiche, ma fa anche da tribuna per un dibattito. Tuttavia, ha comunque osservato che la società probabilmente non sarà mai in grado di debellare completamente i problemi.

Come scrive lo stesso, "se c'è una verità fondamentale circa l'impatto dei social network sulla democrazia è che amplifica l'intento umano, sia nel bene che nel male. Vorrei poter garantire che gli aspetti positivi sono destinati a superare quelli negativi, ma non lo posso fare". Quasi una dichiarazione di colpevolezza.