L'ISIS avrebbe creato il proprio social network per diffondere la propaganda

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I social media sono stati, sin dai primi istanti, lo strumento principale attraverso cui i militanti dello Stato Islamico hanno diffuso la loro propaganda e reclutato membri. Tuttavia, a seguito degli attentati al Bataclan del 14 Novembre 2015, i social network hanno effettuato controlli a tappeto e chiuso account legati all’ISIS.

A quanto pare però il Califfato non si sarebbe perso d’animo e, secondo quanto affermato da Rob Wainwright dell’Europol nel corso di una conferenza di sicurezza tenuta a Londra, l’ISIS avrebbe creato un proprio social network, che è stato scoperto durante un’operazione condotta insieme a Stati Uniti, Belgio, Grecia, Polonia e Portogallo.
In totale, sarebbero state scoperte 2.000 “voci” su un totale di 52 reti online, le quali hanno dimostrato che “l’ISIS sta sviluppando una propria piattaforma di social media per diffondere la propaganda”. Wainwright non ha diffuso alcun dettaglio sulla rete stessa, ma ha fatto notare che questa nuova piattaforma sembra essere la risposta dell’ISIS alla stretta messa in atto da Google, Facebook e Twitter, che stanno rimuovendo praticamente ogni tipo di materiale estremista.
Abbiamo reso difficile per l’ISIS lavorare in questo spazio, ma nonostante ciò continuiamo a registrare la pubblicazione di video terribili che mostrano uccisioni ed esecuzioni”, ha affermato lo tesso.
Twitter ha annunciato di aver bandito 125.000 account legati all’ISIS e la Casa Bianca ha rilevato che il traffico legato all’ISIS sul social network di micro blogging è calato del 45% negli ultimi due anni.
E’ chiaro però che se il gruppo punterà sulla creazione di reti privati per diffondere la propaganda, sarà estremamente difficile impedirglielo.